Seravezza, al via i corsi di lingua italiana per stranieri

7 novembre 2018 | 11:59
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Seravezza, al via i corsi di lingua italiana per stranieri

Dopo i primi inserimenti nel mondo del volontariato è la volta dei corsi di formazione. Il progetto pilota Un passo alla volta varato dai servizi sociali del Comune di Seravezza per l’inclusione e la promozione della persona compie il suo secondo step. Partono infatti i corsi di lingua italiana per stranieri. Corsi ai quali, con tutta probabilità, si affiancheranno nella prossima primavera analoghi percorsi formativi legati alla sicurezza sul lavoro e alle attestazioni Haccp aperti a tutti, italiani e non. Iniziative che mirano a creare i presupposti affinché le persone coinvolte migliorino le loro competenze, sviluppino le potenzialità personali, aumentino i contatti con il territorio e, di conseguenza, vedano facilitato il loro percorso di inclusione sociale. 

I corsi di lingua italiana iniziano domani (8 novembre) alla Misericordia di Seravezza. Sono iscritti una ventina di giovani migranti ospiti dei centri di accoglienza straordinaria di Seravezza, Azzano e Stazzema. Tre lezioni a settimana, fino al prossimo mese di giugno, con l’obiettivo di fornire agli interessati competenze linguistiche di livello A1/A2. A curare la formazione saranno i docenti del Cpia di Lucca, organismo scolastico statale che eroga percorsi di alfabetizzazione e di apprendimento della lingua italiana agli adulti che non hanno assolto l’obbligo di istruzione o sprovvisti di titoli di studio. Il progetto è regolato da una convenzione sottoscritta dal Comune con Cpia, Misericordia di Seravezza ed enti gestori dei centri di accoglienza che pone a carico di questi ultimi i maggiori oneri economici. Il Comune partecipa con un contributo di cinquecento euro riconosciuto alla Misericordia a titolo di rimborso spese. I corsi di lingua e di formazione rappresentano il terzo asse del progetto Un passo alla volta, aperto anche ai settori dei lavori socialmente utili e dell’inserimento dei migranti nel mondo del volontariato. In quest’ultimo campo alcune positive esperienze sono state varate la scorsa estate e, in parte, sono tutt’ora in corso. Si tratta dell’inserimento di alcuni giovani stranieri nelle attività della colonia marina comunale per l’ausilio agli anziani e in quelle della San Vincenzo De’ Paoli per l’organizzazione di eventi e, in generale, a supporto dell’associazione. Prime sperimentazioni che hanno permesso ai giovani di farsi conoscere ed apprezzare. Tanto che alcuni di loro vengono spesso ingaggiati per piccoli lavori, regolarmente assicurati e retribuiti. 
“Pian piano il progetto cresce – commenta l’assessore alle politiche sociali Orietta Guidugli -. Siamo davvero felici di avviare adesso anche il corso di lingua, affiancati da un partner serio e qualificato come il Cpia di Lucca e a costi pressoché irrilevanti per il Comune. Continueremo a lavorare per espandere il progetto, cercando di aprire le iniziative a una platea sempre più ampia, che includa anche i residenti italiani in condizioni di fragilità e che coinvolga ancor più il mondo associativo e del volontariato. Un’attività supplementare che non ci distoglie naturalmente da quelle istituzionali, che continuiamo a svolgere con grande impegno vista la difficile situazione dell’emergenza abitativa e dell’indigenza economica sul territorio”. 
Sul tema dell’accoglienza ai migranti l’assessorato al sociale ha recentemente confermato la propria attenzione promuovendo la breve rassegna cinematografica Frontiere alle Scuderie Granducali. Un’iniziativa che ha riscosso un buon successo e unanimi consensi. “Colgo l’occasione – dice l’assessore Guidugli – per ringraziare chi ci ha permesso di concretizzare il progetto e chi ha partecipato condividendo con noi e con il pubblico la propria testimonianza. Rivolgo in particolare il mio ringraziamento all’assessore Simona Barsotti del Comune di Massarosa, al gestore del cinema Riccardo Pozzi, a Noemi Grassi e Giovanna Mazzanti rispettivamente dei Cas di Seravezza e Azzano, a Marco Ferrari, gestore di alcuni Cas nella provincia di Massa-Carrara, all’attivista versiliese di Amnesty International Letizia Oddo”.