Il Teatro Jenco riapre le porte con Ambra e Pino Insegno

Spettacoli teatrali, letture, match di improvvisazione, eventi di beneficienza e concerti: si apre con un ricco ventaglio di proposte la nuova stagione 2018-2019 del Teatro Jenco, realtà storica chiusa a fine 2014 che, dopo anni di inattività, ha da poco riaperto i battenti. Sarà la Fondazione accademia dei perseveranti, diretta artisticamente da Andrea Bruno Savelli a gestire la nuova programmazione, inaugurandola domenica (25 novembre) in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (via Euro Menini, 51). Oltre 25 le proposte in cartellone tra commedie, letture, match di improvvisazione, eventi di beneficienza e concerti. Molti i personaggi noti che saliranno sul palco del teatro viareggino tra cui Ambra Angiolini, Pino Insegno, Fiona May e Massimo Dapporto.
“Bella stagione allo Jenco – ha commentato il sindacto di Viareggio Giorgio Del Ghingaro -. Si comincia l’1 dicembre con Ambra Angiolini. Finalmente Viareggio dopo anni rivivrà il fascino del teatro. Mentre gli altri chiacchierano noi pensiamo ai fatti”.
“Oggi è un giorno di festa – dichiara Sandra Mei, assessore alle politiche culturali ed educative di Viareggio – perché il Teatro Jenco viene restituito alla città con una programmazione di altissimo livello. È un momento di gioia condiviso e attendiamo una grande partecipazione dai cittadini. Allo Jenco tornano a casa anche i ragazzi di Teatro Rumore e ne siamo felici. Insieme a loro tanti altri eventi come la giornata dedicata alle donne, il 25 novembre, il cui incasso sarà devoluto alla Breast Unit dell’ospedale Versilia”.
A proposito di donne… format teatrale scritto e diretto da Mauro Monni e prodotto da Sine Qua Non, dove si raccontano le storie di 20 figure femminili che col loro esempio, hanno lasciato (a volte inconsapevolmente) un segno indelebile per le generazioni future, segnerà l’inizio degli spettacoli domenica 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Lo spettacolo, prodotto da Teatro Jenco in collaborazione con Città di Viareggio e Teatro Rumore e il contributo di Fondazione Banca del Monte di Lucca, sarà preceduto alle 18 da “Io ci sono” lettura-spettacolo dall’omonimo romanzo di Lucia Annibali, con un susseguirsi sul palco dei rappresentanti delle associazioni locali, delle istituzioni e attori impegnati nella lettura di estratti dal romanzo e interventi sul tema.
La stagione di prosa sarà inaugurata sabato 1 dicembre con La Guerra dei Roses di Filippo Dini con Ambra Angiolini e Matteo Cremon che indagherà chiaroscuri più intimi dell’amore. Sempre sul tema dell’amore, del matrimonio e del divorzio, in un rincorrersi tra dubbi, mancanze e rancori è basato Imparare ad amarsi di Siddhartha Prestinari con Pino Insegno e Alessia Navarro e la colonna sonora del cantautore Bungaro (14 dicembre); è incentrato sulle avventure di un dipendente pubblico, tratto dall’omonimo romanzo di Vincenzo Cerami Un borghese piccolo piccolo per la regia di Fabrizio Coniglio con Massimo Dapporto che metterà in scena, in maniera agrodolce, le piccolezza e le meschinità dell’animo umano (6 gennaio); e ancora Maratona di New York nuova produzione del Teatrodante Carlo Monni in coproduzione con Todi Festival 2018, tratto dal testo di Edoardo Erba con l’ex campionessa mondiale di salto in lungo Fiona May e Luisa Cattaneo che corrono realmente per l’intera durata dello spettacolo in un percorso immaginario tra ostacoli, fatica, sudore celebrando una storia di amicizia sincera (19 gennaio). Tra comicità e suspance La briscola in cinque, tratto dal primo romanzo della serie I delitti del BarLume di Marco Malvaldi che vede sul palco Sergio Forconi, Giovanna Brilli, Raul Bulgherini e Andrea Bruno Savelli che ne firma anche la regia (1 febbraio). Chi è di scena è lo spettacolo scritto e diretto da Alessandro Benvenuti con Paolo Cioni e Maria Vittoria Argenti che racconta di uno stravagante uomo di teatro scomparso dalle scene che improvvisamente viene rintracciato da un giovane fan, al quale decide di rilasciare un’intervista (12 marzo); e poi è un vero e proprio laboratorio della fantasia dove galline, scarafaggette, gatte e topone parlano allegramente e si raccontano in Animalesse spettacolo dove Lucia Poli racconta in forma di affabulazione o di monologo diretto, alcune storie curiose nelle quali la protagonista è sempre un animale femmina. Il tutto accompagnato dall’organetto di Rita Tumminia e illustrate da Giuseppe Ragazzini (27 marzo) e infine Chiara Francini, nel ruolo di una moderna Viola, e Andrea Bruno Savelli, nei panni di Cosimo, il giovane eroe del romanzo di Italo Calvino che sale sugli alberi del giardino di casa promettendo di non scendere mai più, sono i protagonisti della lettura spettacolo de Il barone rampante, produzione firmata dal Teatrodante Carlo Monni, in collaborazione con Fondazione Teatro della Toscana, per la regia di Andrea Bruno Savelli (7 aprile).
Tra gli eventi speciali, anche alcuni appuntamenti dedicati alla musica come il concerto con l’Orchestra la Filharmonie, diretta dal Maestro Nima Keshavarzi su musiche di Mozart, Haydn e Mendelssohn (21 dicembre) e quello con la prestigiosa Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretta da Alvise Casellati su musiche di Beethoven e Mozart (26 gennaio). Oltre alla stagione di prosa, molti altri gli appuntamenti in calendario come: la serata di improvvisazione teatrale, in cui due squadre di giocatori/attori che si contendono la vittoria a colpi di gag e risate (8 dicembre); Bruno lo zozzo, metafora sul diventare grandi scritta da Andrea Bruni e Simone Frasca (16 dicembre). Il 2019 inizia invece con Ite Missa est in cui Mauro Monni e Andrea Mitri, propongono due monologhi che, grazie alla regia “cinematografica” di Jean Philippe Pearson , si intrecciano sempre di più, finendo in fin dei conti a raccontare la storia di una scelta comune (13 gennaio); in occasione della Giornata della Memoria è in programma Nella mano della memoria produzione Teatro Rumore liberamente ispirata ai racconti dei sopravvissuti all’eccidio di Sant’Anna di Stazzema del 12 agosto 1944 (27 gennaio). È un intreccio audace tra commedia farsesca ed atmosfere gotiche è invece Desmond scritto e diretto da Andrea Bruni (2 febbraio); e ancora Scusate se parliamo d’amore spettacolo che ricerca il teatro nelle storie di Raymond Carver con una teatralità tutta contemporanea, quasi beckettiana, che ha dei tratti di inquietudine, ma che contiene anche un innegabile e anomalo umorismo (8 e 9 febbraio); la storia italiana dal dopoguerra ai primi anni ‘70 vista attraverso gli occhi e l’impegno politico di Giangiacomo Feltrinelli, fondatore dell’omonima casa editrice nello spettacolo Feltrinelli, una storia contro (23 febbraio); è dedicato ai bambini lo spettacolo La porta proibita di e con Manola Nifosì in cui Il vecchio Tonio non ha più niente da dare alle sue figlie: né un biscotto secco, né un tozzo di pane, né una briciola di formaggio ma sicuramente molte storie da raccontare (3 febbraio); L’uomo che piantava gli alberi narrato da Andrea Bruni dal testo originale di Jean Giono è una fiaba moderna, per capire come la potenza delle imprese, anche quelle più modeste, inizia sempre da un piccolo seme (1 marzo); portando in scena una carrellata comica di perdenti, lo spettacolo All’alba perderò di Andrea Muzzi e Marco Vicari presentato dallo Studio Martini, affronta con ironia e leggerezza l’ultimo tabù della nostra società: il fallimento (6 marzo); è uno spettacolo ‘senza età’ che incanta i bambini, fa sognare gli adulti La RadiOrchestra e la Rai, nato dall’incontro di 8 musicisti provenienti dal mondo della classica e del jazz che raccontano una storia attraverso le canzoni dell’età pionieristica della musica popolare italiana, diffusa dalla radio (15 marzo); Una donna, la fabbrica e la guerra di Samanta Barontini racconta la storia di Ivana, bambina che durante la seconda guerra mondiale è costretta ad andare a lavorare in fabbrica (16 marzo). Attraverso un turbine di ritmo e divertimento lo spettacolo La rivoluzione delle sedie di Matteo Nicoletta e Massimiliano Aceti per la regia di regia Barbara Alesse svela l’ipocrisia del senso di colpa dei normodotati nei confronti dei disabili e verso chi vediamo diverso da noi (29marzo); L’isola delle rose che racconta la breve vita della Repubblica esperantista Insulo de la Rozoj, l’Isola delle Rose nata al largo di Rimini nel maggio del 1968 (31 marzo); e infine il mattatore della risata Gabriele Cirilli sarà il protagonista di Mi piace spettacolo che attraversa tutti i generi del teatro comico: dalla commedia degli equivoci al cabaret, attraverso monologhi, canzoni e balletti che lo impegnano in una prova d’attore completa e sfaccettata (14 aprile). Tra le iniziative da segnalare anche la presentazione di libri in collaborazione con gli esercenti e gli autori del territorio; corsi di teatro per bambini e ragazzi dal martedì al giovedì in collaborazione con l’associazione Teatro Rumore, che curerà anche una rassegna di matinèe gratuite con le scuole alla quale sarà affiancata la programmazione mattutina degli spettacoli prodotti dal Teatrodante Carlo Monni per il pubblico dalle scuole dell’infanzia fino alla secondaria.
Prezzi: biglietti da 22 euro e 50 a 8 euro. Abbonamenti a scelta, a partire da due spettacoli. Per il rilancio del rinnovato teatro, saranno previste forme di acquisto multiplo a tariffe scontate. È possibile prenotare i biglietti chiamando al numero 346 3038170, ritirandoli successivamente non appena la biglietteria sarà operativa.