Mecchi: “Camaiore, nessun rischio di dissesto per il Comune”

“Nessun rischio dissesto e nessun commissario in arrivo: la Corte dei Conti ha confermato quanto questa amministrazione sostiene da tempo in merito alla vicenda dei rilievi mossi dallo stesso ente di controllo”. Lo afferma l’assessore al bilancio di Camaiore, Marco Mecchi, dopo la conclusione del procedimento.
“Le sparate di Bertola, risalenti a circa un mese fa – aggiunge – si sono rivelate essere semplicemente terrorismo contabile e comunicativo, per distrarre dal buon lavoro svolto sin dal primo mandato Del Dotto per un bilancio comunale più solido. I problemi che erano stati sollevati riguardano spesso la maggioranza dei comuni e l’Amministrazione ha prontamente risposto alle richieste dei giudici contabili che hanno in sostanza preso atto delle misure deliberate. Non va dimenticato lo sforzo per ridurre il debito che continua a pesare sulle spalle dell’ente, 55 milioni che abbiamo ereditato dalle passate gestioni e che ancora oggi influisce sul bilancio corrente. Contiamo di raggiungere le quota di circa 45 milioni entro l’esercizio 2018, il che ci porterebbe a una calo di quasi 20 punti percentuali in soli sette anni. Risultati importanti che non possono essere messi in discussione”.
“Si trattava di rilievi prettamente tecnico-contabili che non hanno in realtà risvolti sulla gestione ordinaria dell’Amministrazione. Abbiamo scelto di cogliere le opportunità che ci sono state date dal Governo nel 2015 per mettere in ulteriore sicurezza il bilancio, andando a prevenire possibili perdite sui residui attivi. Detto in soldoni, la revisione straordinaria dei residui attivi ci mette al riparo dai possibili mancati incassi rispetto alle previsioni di bilancio, spalmandoli su trent’anni, accantonando una cifra ben definita per ogni anno e contemporaneamente però lavorando sul recupero degli stessi. Questi possono essere di natura tributaria o generati da trasferimenti da altri enti come Gaia che nel frattempo ha infatti già iniziato a ripianare la propria passività con il Comune”.