
“No alla svendita di Viareggio”. Questo l’appello di Rifondazione Comunista della Versilia che apprende con rammarico la volontà manifestata dall’amministrazione comunale di affidare ai privati la ristrutturazione e poi la gestione del mercato cittadino.
“Ormai la voce sulla cessione del nostro caratteristico mercato – prosegue la nota – sembra più che mai concreta. Gli incontri col Comune sono stati molti ma per i cittadini e commercianti i dubbi sono i soliti. Se un privato arriva e ristruttura tutto, che costi dovranno essere affrontati affrontare per mantenere il proprio negozio nel nuovissimo centro commerciale? Gli affitti sono già elevatissimi di per sé, riscontrando standard di vendite minimi”.
“Naturalmente, il privato non rispetterà il venditore autoctono e lo soppianterà con la feroce concorrenza delle marche multinazionali che si insedieranno così in pieno centro storico, calpestando oltre all’economia le nostre radici – proseguono i rappresentanti di Rifondazione -. Se pensiamo che questo nostro pezzo di strada interessa ancora a Pirani Group, già impegnato nella costruzione dell’enorme centro commerciale nel quartiere Varignano, possiamo vedere un comune che non da nessuna speranza all’intervento pubblico e che preferisce anzi parlare con chi le città se la vuole mangiare a pezzi. D’altronde dal porto al teatro, dalla piscina al mercato, fino alla sanità, Viareggio sembra essere diventata una merce in vendita e questi sono solo pochi esempi. Se non si arresta subito questa svendita, troveremo presto la città del carnevale triste e omologata a tutte le altre, senza più cultura ne ricordo. A questo diciamo no. Rifondazione comunista si schiera per la protezione della nostra città e per una ristrutturazione del fatiscente mercato pubblico e sostenibile”.