Digitalizzazione dell’archivio storico di Seravezza: si presenta il progetto

I documenti, le immagini, le pubblicazioni, le testimonianze scritte e quelle orali. In una parola, la memoria. Un bene da preservare per rendere veramente consapevole e unita una comunità. Nel valore della memoria il Comune di Seravezza sta investendo anche attraverso un ambizioso programma di digitalizzazione dell’archivio storico comunale, avviato da circa un anno. Una prima occasione per parlarne pubblicamente è offerta dall’incontro dal titolo La memoria, dal manoscritto alla digital library in programma domani (1 dicembre), con inizio alle 17,30 nella sala Cosimo I di Palazzo Mediceo.
Interverranno il sindaco Riccardo Tarabella, il consigliere incaricato all’innovazione tecnologica Lorenzo Gabrielli, la storica dell’arte Serena Murru, il curatore della digitalizzazione Ivo Balderi. Modera l’incontro Michela Corsini, responsabile della biblioteca comunale Sirio Giannini. L’iniziativa è promossa dall’assessorato alla promozione e valorizzazione del territorio e dal settore innovazione tecnologica. L’ingresso è libero e tutti i cittadini sono invitati a partecipare. “Tutelare e valorizzare la memoria è uno dei precetti fondamentali del nostro programma amministrativo per Seravezza”, dice il sindaco Riccardo Tarabella. “Nello studio e nella lettura del passato c’è la chiave per vivere compiutamente e consapevolmente il presente, per comprendere come collettività il nostro modo di essere, il nostro ruolo, i fondamenti della nostra realtà attuale, le prospettive di un futuro che possiamo costruire meglio partendo dalle nostre radici. Le tecnologie possono darci una grossa mano per far uscire le informazioni dal chiuso degli archivi e per renderle sempre più accessibili a chiunque. Il lavoro è appena iniziato”. “È il primo step di un progetto pluriennale che porterà la nostra biblioteca a mettere a disposizione del pubblico, soprattutto ai giovani e ai nativi digitali, porzioni sempre più ampie del proprio patrimonio”, conferma l’assessore Giacomo Genovesi. “Un percorso d’avanguardia che non punterà comunque solo alla valorizzazione dei documenti. Nel prossimo futuro ci saranno infatti novità anche per il museo del lavoro e delle tradizioni”. La progressiva digitalizzazione dell’enorme mole di documenti custoditi nell’archivio storico comunale è partita lo scorso anno con il passaggio al formato elettronico di circa 1.000 immagini della fototeca storica e 600 documenti cartacei dell’archivio della memoria. A settembre sul sito web del Comune si è costituito il primo nucleo della digital library, nella quale i documenti digitalizzati hanno iniziato a confluire. Nell’ambito del catalogo online di pubblica consultazione del polo documentario lucchese (bibliolucca.it) Seravezza ha intanto già reso disponibili in forma digitale circa 300 immagini della fototeca storica di Palazzo Mediceo relative a luoghi, monumenti, scorci di vita quotidiana e mestieri della Versilia storica dei primi del Novecento. “Tutto questo – spiega il consigliere incaricato all’innovazione tecnologica Lorenzo Gabrielli – per consentire un ampio accesso a documenti delicati e solitamente di difficile consultazione. Disporre online di determinate informazioni può facilitare enormemente, ad esempio, il lavoro di studenti o ricercatori che intendano scrivere una tesi o studiare una determinata realtà storica. Con un duplice beneficio: favorire la conoscenza e al tempo stesso preservare l’integrità dei documenti originali. Siamo convinti che la condivisione attraverso i nuovi strumenti stimoli l’interesse per i temi storici. Insomma, la tecnologia, così pervasiva e sempre più presente nella nostra quotidianità, non è affatto in antitesi col passato, ma può anzi contribuire a ‘veicolarlo’ nella nostra attualità”.