Sporting Massarosa: “Per la gestione dello stadio serve contributo comunale”

“La nostra gestione è contraddistinta da precisione e correttezza”. Così il presidente dello Sporting Massarosa Academy Roberto Salvetti in risposta ad alcune osservazioni apparse sulla stampa rispetto a problemi strutturali dello stadio di Massarosa che secondo alcuni genitori sarebbero dovuti ad inadempienze, anche economiche, della società.
“Pur con le difficoltà proprie di tutte le società sportive non abbiamo alcuna pendenza né debito, paghiamo con estrema precisione il dovuto ai nostri collaboratori e non abbiamo mai ritardato una bolletta. I genitori fanno riferimento alle quote che i ragazzi pagano per l’attività sportiva: rispetto ad altre discipline non solo la quota è più bassa ma sono anche maggiori i servizi, in piscina ad esempio per fare la doccia si paga un costo aggiuntivo, qua da noi è compreso così come la lavanderia per la divisa di gioco. Senza considerare che per i ragazzi che vivono situazioni certificate di disagio economico, secondo progetti di inclusione sociale, non chiediamo quota e inseriamo anche bambini italiani e stranieri, nessuno con noi resta fuori dal campo”.
“Inoltre – prosegue Salvetti – le quote coprono solo una parte delle uscite in bilancio, ci sono poi gli sponsor e le altre voci in entrata che ci permettono di arrivare al pareggio. Va sottolineato come lo Sporting Massarosa Academy non riceva alcun contributo per la gestione dell’impianto comunale, a differenza di società che utilizzano strutture comunali in comuni limitrofi e che ricevono circa 50 mila euro ogni anno. Purtroppo esistono delle criticità è innegabile e sono dovute ad una struttura che da vent’anni non vede alcun intervento sostanziale e mostra adesso diverse carenze. Lo stadio non è un semplice campo sportivo, fino ad oggi abbiamo cercato di sopperire noi, anche dove non ci competeva, grazie all’impegno della società e dei dirigenti che si sono rimboccati le maniche, adesso vorremmo anche un aiuto concreto da parte delle istituzioni perché con i nostri 180 ragazzi rappresentiamo una risorsa per la comunità non solo a livello sportivo ma anche sociale”.