Montemagni (Lega): “A Massarosa disagi per l’acqua ma bollette tra le più care”

11 dicembre 2018 | 14:14
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Montemagni (Lega): “A Massarosa disagi per l’acqua ma bollette tra le più care”

“Ci giunge notizia che da ieri (10 dicembre), nella frazione di Quiesa vi siano notevoli problemi a livello idrico. Criticità, ahimè, non nuova e che continua pesantemente a penalizzare gli utenti, per di più costretti a pagare bollette che sono fra le più care d’Italia”. Così Elisa Montemagni, capogruppo in Consiglio regionale della Lega, originaria proprio di Massarosa.

“Tra l’altro – precisa l’esponente leghista – le tempistiche d’intervento da parte del gestore Gaia sono spesso eccessivamente ritardate, con tutte le inevitabili conseguenze del caso; acqua che arriva a tratti o non arriva proprio e famiglie costrette ad organizzarsi in modo autonomo a causa dell’assenza di un servizio di prima necessità che dovrebbe invece essere sempre garantito. Tutto questo a causa di persistenti ed atavici problemi sulla rete visto che le tubazioni sono molto obsolete e quindi non più idonee all’uso”.
“Insomma – conclude Elisa Montemagni – è giunto il momento che chi eroga, malamente, questo fondamentale servizio, ponga rimedio in modo definitivo alla problematica della rete, senza dover intervenire sempre in urgenza e quindi provocando disagi. Occorre, dunque, rispettare le normali esigenze di chi pretende giustamente di poter avere a disposizione regolarmente l’acqua e possibilmente pure limpida”.
“Abbiamo avuto segnalazioni da parte di alcuni cittadini i quali riferiscono che a Quiesa in alcune case è mancata l’acqua. Questo disagio va a sommarsi a quello dell’acqua torbida che ormai da mesi affligge il nostro Comune – precisa Marzia Lucchesi, rappresentante della Lega per Massarosa e Camaiore -. Continuiamo a chiederci perché paghiamo bollette tra le più alte in Italia per un disservizio. Purtroppo la realtà è questa: noi siamo chiamati a pagare un disservizio e a pagarlo a caro prezzo. Le reti obsolete con tubi ridotti a colabrodi, portano nelle case solo una piccola percentuale di acqua rispetto alle reali potenzialità che potrebbe avere un acquedotto efficiente e, in più spesso portano acqua torbida”. 
“Non ci consola – insiste Lucchesi – quanto affermato dal gestore e cioè che l’acqua risulta essere potabile anche se non di aspetto limpido, non vogliamo pagare per accontentarci o per far finta di bere un the anziché un bicchiere di acqua o addirittura per non avere le nostre case fornite di quello che è un servizio primario. Prima di tutto speriamo vivamente che il piano dei rimborsi sulle bollette, ottenuto grazie a una mozione della Lega approvata in sede regionale, stia procedendo regolarmente e nel frattempo speriamo anche che esista un altro piano, questo realmente risolutivo sulle tubature, che non preveda solo una serie di interventi di rattoppo della rete. Vorremmo una regolare fornitura di acqua, bene primario, e ci sembra incredibile che questo sia un desiderio da parte dei cittadini e non una realtà che spetterebbe loro di diritto, vista la portata delle bollette pagate”.