Seravezza aderisce all’Istituto storico della Resistenza

18 dicembre 2018 | 12:42
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Seravezza aderisce all’Istituto storico della Resistenza

Il Comune di Seravezza aderisce all’Istituto storico della resistenza e dell’età contemporanea in Provincia di Lucca. Nell’ultima seduta la giunta municipale ha deliberato infatti il versamento della quota associativa per il 2019 ed ha assunto l’impegno a confermare l’adesione negli anni a venire.

“Teniamo fede in tal modo alla promessa fatta pubblicamente lo scorso mese di ottobre a Palazzo Mediceo alla presentazione del libro Antifascisti lucchesi nelle carte del Casellario Politico Centrale, edito da Isrec, al quale ha collaborato fra l’altro la giovane studiosa seravezzina Rachele Colasanti – dice l’assessore Giacomo Genovesi -. Aderire all’Isrec significa innanzitutto condividere gli ideali e le finalità dell’ente, un’associazione senza fini di lucro che opera per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio documentale e memorialistico della resistenza, e significa riconoscersi nel patrimonio di valori antifascisti e democratici della Resistenza, accolti nella Costituzione repubblicana e da allora patrimonio di tutti gli italiani. Per la nostra amministrazione significa infine rafforzare l’articolato lavoro sulla memoria che stiamo portando avanti, potendo contare ancor più sulla competenza di un partner specializzato su specifici aspetti della storia contemporanea”.
L’Isrec ha sede a Lucca. Fra le sue attività figurano “lo sviluppo della ricerca, dell’attività didattica, dell’iniziativa culturale e della riflessione pubblica sulle vicende e sui temi della lotta di Liberazione e su ambiti diversi della storia contemporanea”. L’istituto segue inoltre “la progettazione, la promozione e la gestione di luoghi di memoria, musei e spazi culturali in collaborazione con Enti ed Istituzioni del territorio e collabora alla realizzazione di programmi culturali delle amministrazioni”. L’Isrec ispira la propria opera “ai fondamenti antifascisti e democratici della Costituzione, ai principi in essa stabiliti di ripudio della guerra, di promozione della pace, di risoluzione non violenta dei conflitti e rivolge particolare attenzione a fatti, processi e problemi che hanno riguardato il territorio della provincia di Lucca”.