Contenzioso Immobiliare Diego, Neri (Pd): “Giovannetti chieda scusa”

22 dicembre 2018 | 14:21
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Contenzioso Immobiliare Diego, Neri (Pd): “Giovannetti chieda scusa”

“La sentenza del Tar che nega qualsiasi pretesa di risarcimento da parte di Claudio Viviani, in qualità di rappresentante dell’Immobiliare Diego, dovrebbe far pensare e consentire di capire molte cose”. Così il copogruppo del Partito Democratico nel consiglio comunale di Pietrasanta Ettore Neri in merito al contenzioso che ha visto di fronte il Comune e Caludio Viviani, attuale amministratore unico della Pietrasanta Sviluppo.

“Viviani – spiega Neri – aveva mosso ricorso contro il regolamento urbanistico perché a suo dire il nuovo strumento di pianificazione del Comune di Pietrasanta gli aveva recato danno in quanto i terreni dell’Immobiliare Diego, classificati fino ad allora come artigianali, erano passati edificabili per commerciale direzionale e artigianale di servizio, a parità di volumetrie ammesse rispetto a quelle che aveva in precedenza. Avendo ottenuto parziale ragione dal Tar Viviani decise di procedere ad un accordo bonario con il Comune che, a sua volta, decideva di non ricorrere al Consiglio di Stato”. “Sulla base dell’accordo il Comune aveva rilasciato alla società rappresentata da Viviani un permesso a costruire sul terreno oggetto del contenzioso per la ‘realizzazione di fabbricati artigianali e alloggi custode oltre a sistemazioni esterne’. Nella progettazione risulterebbe anche la presenza di una piscina. Ma Viviani non si era accontentato del vantaggioso accordo con il Comune e aveva deciso di muovere una causa per un risarcimento di due milioni di euro per i danni che, a suo dire, aveva subito dal Comune”.
“Da questo momento – prosegue Neri nella sua disamina – dal Comune provengono segnali contrastanti: infatti mentre da un lato l’ufficio legale comunale tutela e difende i legittimi interessi dell’ente pubblico, dall’altro il sindaco Giovannetti si preoccupa soltanto di accusare l’ex assessore Forassiepi e l’amministrazione Lombardi. La cronaca recente ci racconta, alla fine, che il Tar ha rigettato la richiesta di risarcimento”.
“Per questo noi – dice il capogruppo del Partito Democratico – manifestata la nostra soddisfazione per come si sono concluse le cose, ci sentiamo in dovere di porre alcune domande: perché il Comune dopo la prima sentenza del Tar non è ricorso al Consiglio di Stato, avendo magari più tempo di preparare la difesa e di implementare le argomentazioni come sicuramente è stato fatto nella recente discussione per il risarcimento danni? È moralmente corretto che l’amministratore unico della Pietrasanta Sviluppo continui a promettere ricorsi e contro ricorsi verso lo stesso Comune che lo ha nominato alla guida di una società interamente pubblica che gestisce molti soldi della collettività? Cosa ne pensa Anac del ruolo di Viviani nella Pietrasanta Sviluppo che come cittadino chiede danni al Comune e che come imprenditore ha rapporti di lavoro con il Comune?”.