Minacce a Boragine, Pci: “Inaccettabile atteggiamento Salvini”

Caso Boragine, interviene la federazione di Lucca e Versilia del Partito Comunista Italiano. Il tema è la necessità di adottare misure di protezione speciale al giudice Boragine dopo il tweet del ministro dell’interno Salvini che ha scatenato l’ira dei fedelissimi.
“Innanzitutto . si legge nella nota – desideriamo osservare come l’uso dei “social” da parte di ministri della repubblica o di altre figure istituzionali dovrebbe essere considerato fuori luogo, tanto forse da meritare una specifica disciplina; la cosa si fa ancora più rilevante se e a farne uso è il ministro dell’interno. E ancora, la cosa è più significativa se l’oggetto del commento è la sentenza emessa da un magistrato nel libero, e speriamo che tale si possa conservare, esercizio delle proprie prerogative istituzionali. Se ciò non bastasse è preoccupante come un ministro della Repubblica non riesca a prevedere gli effetti che le proprie esternazioni possono produrre in una platea culturalmente povera e sempre più affamata di odio da consumare”.
“Tardive, insufficienti, goffe e quindi offensive – prosegue il Pci – sono giunte le precisazioni con cui il ministro ha preso le distanze dalle minacce indirizzate al giudice Boragine, al quale va la nostra solidarietà così come va a coloro che, tra quelli che contestarono l’onorevole Salvini, sono stati fatti oggetto recentemente di atti di spregio. In un paese che fosse veramente civile un ministro dell’interno che ripetutamente ostenta comportamenti ed esterna commenti fuori da ogni canone istituzionale avrebbe già dovuto rassegnare le dimissioni; in un paese rassegnato ciò invece sembra non destare stupore. Al contrario, per quanto addolorati e certamente voce minoritaria, non ci rassegniamo a queste volgarità e continueremo a denunciarle pubblicamente”.