Massimo Dapporto in ‘Un borghese piccolo piccolo’ al teatro Jenco di Viareggio

In scena, in maniera agrodolce, le piccolezze e le meschinità dell’animo umano, per un indagine sul ruolo di ognuno di noi nella società e il tentativo di farsi giustizia da soli. Sarà Massimo Dapporto, con inconfondibile impermeabile cravatta a in righe e basette lunghe, il protagonista dello spettacolo Un borghese piccolo piccolo, trasposizione teatrale del romanzo scritto da Vincenzo Cerami nel 1976, che andrà in scena domenica (6 gennaio) ale 21, al teatro Jenco di Viareggio. La pièce, adattata e diretta da Fabrizio Coniglio, con le musiche originali di Nicola Piovani, si inserisce nella stagione di prosa del teatro Jenco, sotto la direzione artistica di Andrea Bruno Savelli della fondazione Accademia dei perseveranti. Sul palco anche Susanna Marcomeni, Roberto D’Alessandro, Matteo Francomano e Federico Rubino.
Un borghese piccolo piccolo, reso celebre nel 1977 dal film interpretato da uno straordinario Alberto Sordi, diretto da Mario Monicelli narra la storia di Giovanni Vivaldi (Massimo Dapporto), un umile impiegato, dipendente presso un ufficio pubblico da oltre trent’anni e prossimo alla pensione. La sua più grande aspirazione è sistemare il figlio Mario nel suo stesso ministero; persegue il suo scopo con tutti i mezzi possibili arrivando a chiedere l’aiuto della Massoneria, alla ricerca di favoritismi e raccomandazioni, nonostante il suo fervido credo cattolico. Quando il suo obiettivo sembra ormai vicino, la vita lo sbeffeggia e mescola subdolamente le carte in tavola. In scena anche Susanna Marcomeni, Roberto D’Alessandro, Matteo Francomano e Federico Rubino. La peculiarità dell’opera è la tinta grottesca con cui Cerami, di cui ricordiamo le collaborazioni con Pier Paolo Pasolini, Bertolucci, Bellocchio, Scola, Benigni, descrive le umili aspirazioni del protagonista Giovanni, che sono riportate nell’adattamento di Fabrizio Coniglio: il desiderio di raggirare le regole che una società democratica e civile impone, sembrano quasi connaturate nell’animo di ogni cittadino italiano.
“La scorciatoia o la raccomandazione è avvertita dalla nostra società come qualcosa di necessario per sopravvivere: forse in fondo, non crediamo più nella possibilità di essere tutti uguali di fronte alla legge e nelle pari opportunità di emancipazione sociale ed economica – spiega il regista Fabrizio Coniglio -. Questo è lo snodo più fortemente attuale della storia che metteremo in scena. Racconteremo questo grande romanzo classico con il sorriso, che solo i grandi autori come Vincenzo Cerami hanno saputo e sanno ancora regalarci. Per questo motivo ci affidiamo all’arte di un grande interprete del nostro teatro, Massimo Dapporto, capace di rendere il ridicolo e il tragico nello stesso tempo, regalando grande umanità e semplicità alla famiglia Vivaldi”.
Il costo del biglietto intero è di ventidue euro e cinquanta; diciannove euro e cinquanta ridotto; Last minute diciassette euro e cinquanta. La biglietteria del teatro è aperta martedì, giovedì e venerdì dall 15 alle 18 e un’ora prima dell’inizio degli spettacoli. Prenotazioni al numero 346.3038170.