
Assolti “perché il fatto non costituisce reato”. E questa la sentenza che mette la parola fine al contenzioso che vedeva di fronte il Comune di Pietrasanta (all’epoca dei fatti guidato da Massimo Mallegni) e gli attivisti del Movimento 5 stelle locale Michele Lari (consigliere comunale dal 2015 al 2017) e David Lucii. I due erano stati accusati di diffamazione a mezzo stampa dall’amministrazione comunale per aver segnalato delle tariffe Tari sbagliate. All’epoca, l’amministrazione Mallegni fu costretta a rettificare il piano finanziario in consiglio comunale per non causare iniquità contributive e potenziali ricorsi che avrebbero potuto causare danni al bilancio dell’ente.
“Invece di ringraziare Lari per aver segnalato il fatto, dopo anni di irregolarità di cui nessuno si era accorto, e fatto potenzialmente risparmiare decine di migliaia di euro al comune, l’amministrazione Mallegni decise di querelare – afferma Nicola Briganti consigliere del Movimento 5 stelle eletto alle ultime amministrative – ormai una prassi consolidata quando si parla di spiagge e amministrazione locale, basti vedere la recente querela nei confronti di Report“.
“Riteniamo diritto di ogni cittadino criticare decisioni politiche e sbagli gravi come quello che commisero le varie amministrazioni sulla Tari – prosegue Briganti – se la giustizia mettesse il bavaglio al legittimo diritto di critica, quando non si offende e non si diffama nessuno, dove andremmo a finire?”.
“Non escludo – conclude Briganti – che il M5S possa adire l’autorità giudiziaria per valutare se questa l’attività diffamatoria che abbiamo subito in questi tre anni sia sanzionabile sia in sede penale che in sede civile. Saranno i legali del Movimento a valutare questa eventualità e a chiamare in giudizio chi tenta di usare la giustizia per imbavagliare gli avversari politici con liti temerarie o sminuire l’attività di controllo delle opposizioni in consiglio comunale quando, come in questo caso, segnalano l’irregolarità di atti fondamentali”.