
35 anni di concessione. Questo è quanto in ballo nel nuovo bando per l’ex Caprice, a Viareggio: oggetto della gara sia l’uso dell’immobile per l’esercizio di attività commerciali, ricreative, ristorante e caffetteria, che la realizzazione degli interventi necessari alla sua riqualificazione. L’atto è stato pubblicato questa mattina (12 febbraio) e resterà all’albo per 60 giorni. L’aggiudicatario entro 45 giorni dovrà produrre il progetto.
Il canone annuale richiesto parte da una cifra minima di 24mila euro a rialzo ed è determinato sulla base del canone richiesto per immobili della stessa consistenza e poi ridotto in ragione dell’attuale inutilizzabilità dell’immobile. Novità rispetto allo scorso bando andato deserto, l’allungamento del periodo di concessione che passa da 20 a 35 anni, la possibilità da parte del futuro concessionario di utilizzare, a titolo esclusivo, i parcheggi adiacenti all’edificio, ovviamente previo accordo con la società che gestisce i parcheggi, e il canone ridotto durante il periodo necessario alla realizzazione dei lavori di recupero. In particolare il canone sarà pari al 15% del totale per i primi dodici mesi e al 25 per cento nei successivi dodici. Resta comunque inteso che, qualora l’ultimazione dei lavori avvenga prima della scadenza dei 48 mesi, il canone dovrà essere corrisposto nella misura integrale.
E’ importante ricordare che l’immobile dell’ex Caprice è pervenuto al Comune di Viareggio a seguito di procedura di attuazione del federalismo demaniale con trasferimento da parte dello Stato: è composto da piano terra suddiviso in alcuni vani a servizio e un ampio vano pluriuso e porzione di piano seminterrato adibito a servizi della superficie di circa 580 metri quadrati.
“L’ex Caprice è un bene inserito nel piano di valorizzazione degli immobili comunali e nel patrimonio disponibile del Comune di Viareggio – commenta l’assessore Laura Servetti -: il contesto in cui si trova è rilevante dal punto di vista paesaggistico, a maggior ragione adesso con l’avvio dei lavori di riqualificazione alla terrazza della Repubblica”.
Saranno infatti elementi di valutazione, oltre alle ipotesi di recupero, la miglior resa estetica complessiva dell’edificio e della suddivisione degli spazi, il miglior utilizzo delle eventuali aree scoperte anche in funzione di garantire la possibilità di vista all’area marina circostante, l’eventuale opportunità turistica e la sostenibilità ambientale sia del progetto finito che del cantiere.
“I lavori all’immobile andranno di pari passo con il rifacimento generale della terrazza della Repubblica – conclude l’assessore – per una riqualificazione totale di uno degli ingressi alla città”.