Del Ghingaro contro Baldini: “Non attacchi lui che prende in giro i cittadini”

Senza mai nominarlo il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro passa all’attacco del consigliere Massimiliano Baldini, suo ex sfidante alle ultime elezioni. Lo fa con un post su Facebook criticando, come aveva già fatto, il fatto che abbia assunto il ruolo di capogruppo della Lega. “Vi ricordate – scrive Del Ghingaro – di quel tizio che frustrato per aver perso diverse elezioni di seguito, essendo arrivato terzo anche alle ultime a Viareggio, piantó un casino, fece ricontare, fece commissariare il comune, fino a che il Consiglio di Stato, ovviamente, rimise in carica il sottoscritto che aveva vinto legittimamente e con largo scarto (oltre 3000 voti) sul soggetto in questione? Ve lo ricordate? Ecco, quel tizio lì, quello che salta da un partito all’altro come un canguro, per cercare almeno uno strapuntino, quel tizio lì, in maniera illegittima (certificato dal segretario comunale) è divenuto capogruppo di un movimento che non poteva avere rappresentanti in consiglio comunale. Quindi ha svolto le funzioni, occupato spazi e tempi senza averne il diritto e togliendoli a chi ne avrebbe invece avuto. Un millantatore di prima categoria insomma, disponibile a mescolare le carte, a prendersi gioco delle norme, a baipassare i regolamenti pur di apparire anche quello che non è”.
“Quel tizio lì dicevo – aggiunge -, però non passa giorno che annunci a gran voce che si devono rispettare le regole (e ci mancherebbe dico io), scrive a destra e a manca, sbrodola parole, annuncia sfracelli, si erge a paladino della correttezza, minaccia chissà quali ritorsioni nei confronti del mondo e. E si dimentica del fatto che lui stesso si è macchiato di una delle più gravi colpe in politica: prendere in giro i cittadini e le istituzioni con giochetti e sotterfugi. E tutto questo perché? Per una poltrona da capogruppo, per lui misera davvero, per altri, quelli seri, istituzionalmente alta e autorevole. Ognuno di noi si vergognerebbe perfino ad uscire di casa, ma lui, l’eterno terzo arrivato, blatera quotidianamente, con la sua grande trave nell’occhio, sbattendo pesantemente in leggi, articoli e commi, tanto per lui basta aprire bocca e darle aria, com’é solito fare da anni, perfettamente a suo agio in un periodo nel quale è diventato normale prendersi gioco delle istituzioni e facoltativo essere seri e rispettosi delle leggi”.