Biogas dai rifiuti, a Firenze l’esperienza di Viareggio

Si è concluso questa mattina (15 febbraio) il progetto regionale Bio2energy, con un incontro nella sede del rettorato dell’università di Firenze. Tra i partecipanti all’evento conclusivo intitolato Un nuovo modello di economia circolare anche il sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro. L’idea alla base del progetto Bio2energy è quella di aumentare la produzione di energia rinnovabile in Toscana attraverso la produzione di biocombustibili da rifiuti organici.
“Il Bio2energy è la parte finale di un’unica progettualità rispetto alla valorizzazione della raccolta differenziata: una progettualità che parte dall’implementazione del porta a porta, passa dalla costituzione delle isole ecologiche e dei centri di riuso, e arriva all’introduzione della tariffa puntuale che premia i cittadini che producono meno rifiuto. La filosofia Rifiuti zero sta tutta qui e i numeri dimostrano che è un percorso virtuoso sia per il cittadino che per il territorio”, dichiara Del Ghingaro all’incontro finale del progetto organizzato da Alia spa, dove è stato illustrato il modello evoluto di digestione anaerobica che vede gli impianti di depurazione come possibili cellule di trattamento rifiuti.
Bio2energy è infatti il primo progetto regionale che esporta a scala preindustriale il trattamento di rifiuti organici e la conseguente produzione di biocombustibili, in particolare il bioidrogeno, sfruttando l’impiantistica di depurazione esistente. Un sistema di produzione di biocombustibile, del tutto innovativo, che è stato sperimentato a scala reale da Sea risorse all’impianto di depurazione comunale di Viareggio. Il tutto realizzato mediante l’opportunità di gestire sinergicamente scarti organici da rifiuti e da fanghi di depurazione provenienti da impianti di pubblica utilità, per la produzione di bioidrogeno e biogas attraverso il processo di codigestione anaerobica. Da questa sinergia nasce anche la possibilità di produrre fertilizzanti rinnovabili in quanto il digestato ottenuto dal processo di produzione di biocombustibili è una fonte di carbonio, azoto e altri nutrienti, potenzialmente utilizzabili in sostituzione di fertilizzati chimici convenzionali i cui processi di produzione provocano alti impatti ambientali. I risultati dello studio saranno portati all’attenzione degli enti di programmazione regionale che li utilizzeranno per scrivere delle specifiche linee guida per l’esportazione del processo in altre realtà territoriali toscane.
“Incrementare la produzione di energia rinnovabile è importante non soltanto dal punto di vista economico ma soprattutto per il cambiamento culturale che sottende. Avremo una comunità che guarda con attenzione alle proprie risorse comprese le materie prime seconde, i rifiuti appunto, che in questo caso verranno compostate e trasformate in energia. A Viareggio siamo vicini alla realizzazione del progetto – conclude il primo cittadino – mi auguro che l’impianto possa essere inaugurato a breve e che possa essere di esempio a tanti altri territori”.