Costituito a Viareggio il comitato in difesa della scuola pubblica

Si è costituito a Viareggio lo scorso 22 marzo, durante un’assemblea pubblica sulla regionalizzazione della scuola pubblica un comitato in difesa della scuola. Nella riunione si è discusso degli “effetti molto negativi per il mondo dell’istruzione (e gli altri settori coinvolti), che avrebbe l’autonomia differenziata richiesta da Veneto, Lombardia ed Emilia Romagna e sostenuta dal Governo e che potrebbe essere approvata subito dopo le Elezioni Europee, se non viene fermata (è nel contratto di governo)”.
“Non solo – spiega il comitato – le regioni più benestanti vogliono trattenere gran parte delle proprie tasse a discapito delle altre regioni (una secessione dei ricchi); per il mondo dell’istruzione le conseguenze potrebbero essere distruttive portando a una frammentazione del sistema di istruzione nelle 20 regioni, con effetti molto negativi per lavoratori e studenti. Col passaggio ai contratti regionali, chi lavora, in cambio di incrementi di stipendio (tutti da verificare e possibili solo in regioni ricche), rischierebbe forti aumenti dell’orario di lavoro, maggiore precarietà e un aumento del potere dei Ds, sottoposti al controllo del potere politico locale; come già avvenuto nel Trentino (regione a statuto speciale). Col reclutamento su base regionale i trasferimenti sarebbero molto più complessi. Senza contratto nazionale i lavoratori (e i sindacati), sarebbero certamente molto più deboli, peggiorando le loro condizioni. Con programmi didattici e finanziamenti differenziati per ogni regione, verrebbe negato il diritto all’istruzione per tutti gli studenti, con istituti e alunni di serie A e di serie B a seconda delle risorse di un territorio; e con la valenza nazionale dei titoli di studio a rischio. Per questo motivo i presenti all’assemblea hanno deciso di costituire il Comitato 22 Marzo per la difesa della Scuola Pubblica, che avrà come primo obiettivo quello di contrastare il progetto di regionalizzazione della scuola pubblica, informando dei gravissimi rischi il mondo della scuola, organizzando e partecipando alle mobilitazioni e sostenendo gli scioperi in difesa della Scuola Pubblica. Per coordinarsi con gli altri gruppi che stanno portando avanti questa lotta in Italia, il Comitato parteciperà alla Conferenza Nazionale del 6 aprile a Verona per il ritiro di qualunque progetto di regionalizzazione dell’istruzione”.