Neonata non riconosciuta dai genitori, avviate pratiche per adozione

“Accogliere un bimbo con bisogni speciali richiede grande generosità ma questa deve essere accompagnata da molti altri” requisiti come una “grande disponibilità di tempo per l’accudimento, piena consapevolezza dei bisogni speciali che dovranno essere soddisfatti e dell’impegno economico che possono richiedere, vicinanza a centri specialistici, appoggi della famiglia allargata, presenza sul territorio di associazioni relative alla specifica patologia”.
“Trattandosi di condotte che rivestono un evidente interesse pubblico”, questi requisiti devono essere verificati e convalidati dal servizio sociale: sono “troppi i casi in cui i bambini con bisogni speciali sono stati oggetto di ripetuti abbandoni, anche da parte di coppie ritenute inizialmente adeguate, per trascurare la più attenta selezione”. Lo afferma in una nota il presidente del tribunale per i minori di Firenze Luciano Trovato per il caso della bimba, nata tre mesi fa all’ospedale Versilia, non riconosciuta dai genitori naturali.
Già avviata, spiega Trovato, “la selezione delle coppie che dovrebbe portare auspicabilmente ad un inserimento familiare in tempi brevi” aggiungendo che “tutte le persone, single o coniugate, che intendono offrire la propria disponibilità sono invitate a rivolgersi ai servizi sociali del proprio comune, ai centri affido della propria provincia ed alle meritorie associazioni che le raccolgono sul piano nazionale”.