Coluccini: “Il 25 aprile? Non ho voluto partecipare a cerimonie trasformate in spot”

26 aprile 2019 | 12:23
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Coluccini: “Il 25 aprile? Non ho voluto partecipare a cerimonie trasformate in spot”

25 aprile, botta e risposta fra il candidato sindaco del Pd Francesco Mauro e il candidato sindaco di Civica Massarosa, Alberto Coluccini. Quest’ultimo attaccato per la sua assenza alle celebrazioni del 25 risponde: “Solo una sterile ed inutile polemica. Ormai il candidato del Pd non perde occasione di tirarmi in ballo per cercare visibilità”.

“Il 25 aprile del 2015 – ricorda Coluccini – abbiamo tenuto un consiglio comunale aperto sul tema della Liberazione. In quell’occasione ho partecipato e manifestato chiaramente il mio pensiero. Ho sempre partecipato alle cerimonie commemorative ufficiali a Massarosa, cosa che quella di ieri non era, e non solo a quelle per il 25 aprile. Francesco Mauro invece dove era? Partecipa solo ora che siamo in campagna elettorale? Io non lo ricordo presente negli anni passati”.
Pur non partecipando alla cerimonia ufficiale Coluccini per il 25 aprile ha fatto visita ai monumenti ai partigiani caduti sia alla Sassaia sulla via Sarzanese che a Compignano. “A quanti fanno notare la mia assenza – dice Alberto Coluccini – vorrei ricordare che la lapide a Compignano dedicata ad Amos Paoli ormai non si legge più, completamente lasciata in abbandono, così come la strada che porta alla stessa Compignano”.
L’assenza di Coluccini alle cerimonie ufficiali è stata voluta. “Purtroppo il 25 aprile è diventato solo uno spot elettorale di una parte politica: lo dimostra la foto dei partecipanti che è in pratica la foto della ex coalizione di centrosinistra a Massarosa. Anche per Francesco Mauro  prosegue Coluccini –  si rivelato essere solo il maldestro tentativo di gettare fango sul mio conto. La cosa non mi stupisce visto che all’ultimo consiglio comunale, per la fine del mandato, mi sono recato personalmente a salutare ad uno ad uno i consiglieri di maggioranza e due di loro, Fabio Zinzio e Stefano Castelli, si sono addirittura rifiutati di stringermi la mano. Ma hanno la pretesa di insegnare a me i valori della democrazia e del rispetto degli avversari”.