Emergenza abitativa, Fruzzetti (Casapound): “Mutuo sociale e case agli italiani”

9 maggio 2019 | 07:57
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Emergenza abitativa, Fruzzetti (Casapound): “Mutuo sociale e case agli italiani”

Emergenza abitativa, interviene la candidata sindaco di Casapound a Massarosa. “Come CasaPound – esordisce la candidata a sindaco per Massarosa, Denise Fruzzetti – ci occupiamo di diverse famiglie e persone che vivono in stato di difficoltà economica. Alcune di queste, nel nostro comune, usufruiscono dei servizi messi a disposizione per l’emergenza abitativa. Servizi che purtroppo non sono sufficienti a garantire alloggi dignitosi per tutti, a causa di una carenza strutturale di alloggi popolari sul territorio. Un tema che sarà necessario affrontare quanto prima, chiamando in causa lo stesso ente preposto (Erp)”.

Il tema della casa è centrale all’interno del movimento della tartaruga frecciata. “CasaPound – prosegue Fruzzetti – nasce proprio dalla lotta per il diritto alla casa e dall’occupazione d’immobili sfitti (comunali) da destinare alle numerose famiglie italiane che nella capitale erano prive di un tetto sulla testa. Lo stesso movimento porta la Casa nel suo nome. Di certo, il problema dell’emergenza abitativa a Massarosa non è equiparabile a quello delle città, ma resta comunque una tematica da non sottovalutare e per la quale l’attuale gestione risulta insufficiente rispetto alla portata del problema”.
Casapound torna così sul tema del mutuo sociale. “Dunque non solo sollecitare Erp sugli alloggi popolari ed organizzare meglio la rete di servizi messa in atto per arginare il problema delle emergenze abitative, ma iniziare a pensare anche all’attivazione del progetto di Mutuo Sociale a livello comunale. Esso – conclude la candidata a sindaco per CasaPound – si basa sul principio del diritto alla proprietà della casa, prevedendo che gli immobili abitativi vengano assegnati a famiglie italiane, residenti da almeno dieci anni sul nostro territorio, dietro il pagamento di un canone mensile non superiore ad un quinto dello stipendio. Una volta che il beneficiario avrà coperto l’intero valore dell’abitazione, ovvero il prezzo di costo dell’immobile, dato che il comune non ha fini lucrativi, diventerà proprietario della casa stessa. Prima di costruire nuove abitazioni, l’ente proposto si impegnerebbe a riconvertire a tal fine gli immobili sfitti presenti sul territorio, sostenendo per i lavori di ristrutturazione le imprese edili locali. Oppure, se necessario, il Comune potrebbe mettere a disposizione suoi terreni edificabili, pattuendo poi con la ditta costruttrice il lascito della metà delle case costruite da inserire all’interno del progetto di Mutuo Sociale”.