
“Vista l’inaspettata chiusura della primaria di Quiesa e visti i risultati sulla sua stabilità, ma soprattutto viste le incertezze su quello che verrà fatto per restituire alla popolazione di Quiesa la propria scuola, i genitori e gli insegnanti della Primaria e dell’Infanzia hanno deciso di organizzarsi in un comitato al fine di seguirne passo passo gli eventi”. Così i genitori e insegnanti delle scuole primaria e infanzia di Quiesa, che si sono organizzati per affrontare gli appuntamenti del futuro.
“Molti infatti sono i dubbi – prosegue la nota – rimasti dopo l’assemblea a cui abbiamo partecipato e che avrebbero invece bisogno di risposte sicure: intanto vorremmo sapere se esistono progetti certi per la ristrutturazione o se l’amministrazione accarezzi l’idea di una ricostruzione. In quest’ultimo caso, il comitato esprime la propria contrarietà ad una dislocazione dell’edificio fuori da Quiesa: una scuola con poco meno di 150 alunni, deve rimanere nel proprio paese. Oltre a ciò trasportare altrove un così alto numero di bambini, non farebbe altro che appesantire la già compromessa viabilità della Sarzanese (e infatti prevediamo che in questo anno scolastico il traffico verso Massarosa diventerà pressoché insostenibile). Vorremmo avere risposte più chiare anche in merito ai finanziamenti, che sappiamo provenire da Regione Toscana e Fondazione Cassa di Risparmio: non pesando sulle casse del Comune, vorremmo che questi fondi fossero vincolati a Quiesa e non subissero cambi di destinazione, ma soprattutto, essendo presenti nelle casse, vorremmo che dessero il via ai lavori nel più breve tempo possibile. La dirigente Amato, in corso di assemblea, ha assicurato la gratuità del servizio di trasporto, vorremmo a tal proposito la certezza che questa sia la realtà verso cui si sta rivolgendo l’amministrazione”.
“Per finire – conclude la nota – vorremmo l’impegno da parte degli assessori interessati (scuola e lavori pubblici) di fare incontri periodici con il comitato per tutto il tempo necessario alla ristrutturazione della nostra scuola. A noi più che i tempi interessano la tempestività dell’inizio lavori e l’impegno a consegnare al paese una scuola sicura”.