È Ron “l’ultima luna” di Dalla: tutti in piedi alla Versiliana

25 luglio 2019 | 14:14
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È Ron “l’ultima luna” di Dalla: tutti in piedi alla Versiliana
È Ron “l’ultima luna” di Dalla: tutti in piedi alla Versiliana
È Ron “l’ultima luna” di Dalla: tutti in piedi alla Versiliana
È Ron “l’ultima luna” di Dalla: tutti in piedi alla Versiliana
È Ron “l’ultima luna” di Dalla: tutti in piedi alla Versiliana

Ron canta Lucio. In fondo, chi altri, se non lui, avrebbe potuto portare in tour uno spettacolo così, tutto dedicato al cantautore bolognese? Perché ci vuole affetto, ci vuole cuore, per raccontare le storie di Lucio Dalla senza sovrapporsi. Ci vuole quella conoscenza dello starsi vicino. E il pubblico della Versiliana di Marina di Pietrasanta ha risposto, ieri sera (24 luglio), con fiducia e presenza, cantando parola dopo parola quel ‘lessico famigliare’ che sono, ormai, le canzoni di Lucio Dalla.

Sul palco con Ron l’attore Adriano Giannini: la sua voce è diventata quella del Lucio più intimo, delle lettere, dei ricordi. Tra questi, il Lucio Dalla del sodalizio artistico col poeta Roberto Roversi, con il quale firmò i tre album centrali della sua produzione negli anni Settanta.
È stato un concerto narrato, che può prendersi il merito di non aver voluto mettere sull’altare nessuno: un rischio insidioso, specie quando si dichiara apertamente di essere sul palco per un omaggio. Ma la retorica Ron non sa dove stia di casa: lui, che da più di 50 anni – ha iniziato nel 1967 – calca le scene della musica italiana senza manie di protagonismo, senza effetti speciali.
Ed è questo, forse, il segreto che lo ha reso l’unico artista capace di comprendere Dalla ben oltre le apparenze, le stravaganze, l’indolenza e lo stupore. Perché Ron è così: assorbe e restituisce. E così ieri sera, per più di due ore, il pubblico ha rivissuto la colonna sonora di un’Italia che, insieme a Lucio Dalla, si è guardata allo specchio e non si è fatta sconti – ché, in fondo, la bellezza è tutta nell’imperfezione. È nella ‘casetta piccola così con tante finestrelle colorate’, nei ‘lunghi silenzi come sono lunghi gli anni’.
Di storia in storia, di canzone in canzone, Ron ha tracciato insieme agli spettatori della Versiliana una mappa immaginaria delle geografie, ora tormentate, ora serene, di Lucio. Accogliendone, con dolcezza e levità, paradossi e contraddizioni. Facendo sue tutte le ‘lune’: e in effetti il nostro satellite ricorre continuamente nei testi di Lucio Dalla, da Futura (… più su, nel silenzio tra le nuvole, più su / che si arriva alla luna, sì la luna / ma non è bella come te questa luna /è una sottana americana) a L’ultima luna, che molti ricorderanno anche come tema del film Borotalco di Carlo Verdone. Ed è proprio questa la canzone con la quale Ron ha condotto il pubblico di Marina di Pietrasanta verso il gran finale di Se io fossi un angelo e Tutta la vita. Alla fine, il dubbio se Lucio sia ancora tra noi, come in un una leggenda metropolitana, resta: “Siamo sicuri che era musica / Tutta la vita, a provare a dirti che partivo / o che partivo o che morivo / Domani compro un bel violino / e una camicia di velluto e ti saluto e ti saluto / come un pallone che si è perduto”.

Elisa Tambellini