
Renzo Arbore torna sul palco de La Versiliana. Lo showman italiano più conosciuto al mondo sarà infatti in concerto domani (30 agosto), alle 21, alla Versiliana, insieme all’Orchestra italiana, in occasione della Festa del Fatto Quotidiano, per l’evento promosso da Seif con la fondazione Versiliana e il Comune di Pietrasanta.
“La scaletta del concerto – spiega Renzo Arbore – coniuga il nuovo e l’antico suono di Napoli: voci e cori appassionati, girandole di assoli strumentali, un’altalena di emozioni sprigionate dalle melodie della musica napoletana che evocano albe e tramonti, feste al sole e serenate notturne, gioie e pene d’amore. Al suono di Reginella, ad esempio vedo il pubblico cantare a squarciagola il ritornello di questo celebre brano e, magicamente, farsitrasportare proprio là, a Napoli, nella terra da dove quelle emozioni sono partite”.
Con la sua orchestra, Renzo Arbore gira ininterrottamente da un’estremità all’altra, dagli Stati Uniti alla Cina, dal Messico al Canada, con innumerevoli concerti acclamatissimi ovunque in un clima da record. In questi anni Arbore – facendo presa sul pubblico di qualsiasi latitudine – ha ottenuto tantissimi premi e riconoscimenti, quantità di spettatori, cifre da capogiro che hanno premiato lo spirito assolutamente travolgente e contagioso dell’artista.
Renzo Arbore L’Orchestra Italiana approda, accolta sempre con un entusiasmo senza pari, in molti dei più prestigiosi teatri d’Italia e del resto del mondo: New York, Londra, Parigi, Mosca, Tokyo, Caracas, Buenos Aires, San Paolo, Rio de Janeiro, Toronto, Montreal, Sidney, Melbourne, Pechino, Shanghai e addirittura, in questi ultimi anni, sembrerebbe essersi rafforzato il ruolo per così dire ‘istituzionale’ dell’Orchestra italiana con Arbore ormai diffusamente riconosciuto come autentico Ambasciatore della musica e della cultura italiana nel mondo.
Nel concerto Renzo alla Versiliana Arbore sarà circondato da 15 talentuosi musicisti. ‘All stars’, come ama definirli, tra i quali spiccano l’appassionato canto di Gianni Conte, la seducente voce di Barbara Buonaiuto, quella ironica di Mariano Caiano e i virtuosismi vocali e ritmici di Giovanni Imparato. Poi ancora: la direzione orchestrale e il pianoforte di Massimo Volpe, fisarmonica e piano di Gianluca Pica, le chitarre di Michele Montefusco, Paolo Termini e Nicola Cantatore, le percussioni di Peppe Sannino, la batteria di Roberto Ciscognetti, il basso di Massimo Cecchetti e, dulcis in fundo, gli struggenti e festosi mandolini di Nunzio Reina, Salvatore Esposito, Salvatore della Vecchia.