A Pietrasanta una conferenza sui capolavori rubati

10 settembre 2019 | 09:07
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A Pietrasanta una conferenza sui capolavori rubati

Sabato (14 settembre) alle 21,30 nella galleria d’arte Etra Studio Tommasi, della gallerista Francesca Sacchi Tommasi, in via Marconi 44 a Pietrasanta, si terrà la conferenza Capolavori rubati del noto critico d’arte Luca Nannipieri, con l’organizzazione a cura di Skira editore.
L’incontro è stato ideato per far capire il rapporto tra opera d’arte, mercato dell’arte e profitto (lecito o illecito) attorno ai capolavori antichi e moderni, visto che omicidi, furti, razzie, contrabbandi, roghi e confische hanno contraddistinto, ieri come oggi, la vita di molti capolavori artistici.

Luca Nannipieri, infatti, si è impegnato a raccontarne le storie al Caffè di Raiuno ed ora, prendendo le mosse e anche il titolo da quella rubrica televisiva, le ha raccolte nel libro Capolavori rubati, dove è possibile leggere racconti che riguardano dalle statue della classicità, come il cratere di Eufronio o l’Atleta di Fano, comunemente attribuito a Lisippo, alle opere di Piero della Francesca e Raffaello, Leonardo da Vinci e Michelangelo, Mantegna, Tintoretto e Caravaggio, sino a Rubens, Vermeer, Degas, Monet, Renoir, Klimt, Picasso e Munch. Le vicende narrate sono tantissime, alcune celeberrime, come quella del furto della Gioconda, altre invece poco conosciute, alcune felicemente risolte, molte ancora sotto indagine.
Scrive Nannipieri nel volume: “Si dice che la bellezza salverà il mondo, ma se la bellezza fosse sufficiente a salvare il mondo, basterebbe riempire il mondo di bellezza e saremmo tutti salvi, tutti santi. In realtà, la storia dell’arte è, anzitutto, storia di capolavori scomparsi, collezioni disperse, opere inaudite di cui si posseggono soltanto copie postume, calchi, riproduzioni fedeli o varianti perché gli originali si sono perduti. E si sono perduti perché sono stati distrutti, frantumati, contesi: i bottini di guerra, dalle antiche civiltà fino a qualche decennio passato, sono stati soprattutto razzie non solo di materie prime, ma di opere d’arte, preziosità, sculture che dai territori dei vinti venivano trasferiti con forza e autorità nei paesi, nelle città, nelle corti, nei palazzi dei vincitori. Il furto, in fondo, è stato forse il gesto criminale più saltuario, più occasionale, in una sequenza assai più fitta di indebite appropriazioni, sciacallaggi, spoliazioni pianificate su vasta scala”.
Tuttavia la rubrica Capolavori rubati del Caffè di RaiUno non è l’unica condotta dal critico d’arte Luca Nannipieri, poichè precedentemente si era già occupato di Sos Patrimonio artistico sempre nella stessa trasmissione, da cui è stato poi tratto il libro Bellissima Italia pubblicato da Rai Eri. Inoltre scrive su settimanali e quotidiani nazionali e dirige Casa Nannipieri Arte, con cui cura mostre e conferenze d’arte moderna, da Giacomo Balla a Keith Haring fino ai contemporanei, i cui cataloghi sono pubblicati da marchi di settore come Editoriale Giorgio Mondadori del Gruppo Cairo.