Cro Valdicastello in crisi, Mallegni (FI): “Sinistra ha boicottato l’attività”

Continua a Valdiscatello, in una piccola frazione collinare di Pietrasanta, il forte diverbio fra destra e sinistra. Michele Bacci, lo storico gestore del circolo Arci di Val di Castello da cinque anni e mezzo, ha deciso di dare le dimissioni ad ottobre e “tra le motivazioni – dice Massimo Mallegni, senatore di Forza Italia – c’è sicuramente il boicottaggio da parte dei clienti vicini alla sinistra cittadina che vivono nella frazione”.
“Piena solidarietà al titolare del Cro di Valdicastello Michele Bacci – continua Mallegni – I comunisti sono rimasti gli stessi. Non c’è niente da fare. Possono cambiare maglietta, possono cambiare pantaloni, possono cambiare giacca ma rimangono uguali. Sono intransigenti, non conoscono la libertà e non sanno stare al tavolo con coloro che la pensano diversamente da loro. Questa è la verità del Cro di Valdicastello, ma potrei citare un milione di altri esempi che stanno accadendo sul territorio nazionale. Sono fatti così. Non c’è niente da fare”.
Per capire la vicenda, bisogna fare un passo indietro. Tra i sostenitori di Mallegni, nell’ultima campagna amministrativa nel 2015 c’era anche la moglie di Michele Bacci, Manuela Bottari, candidatura che aveva già scatenato più di una reazione a Valdicastello. Bacci stesso poi, non ha mai nascosto la sua simpatia per il centrodestra e che nelle scorse ore aveva incassato anche la solidarietà del sindaco in carica, Alberto Stefano Giovannetti.
“Noi, che siamo per la libertà – conclude Mallegni in un video social – siamo tolleranti e li accettiamo. Speriamo che anche loro, prima o poi, possano fare lo stesso. Ciao Michele, tanta solidarietà, verremo presto a cena al Cro da te”.