Concessioni demaniali, diffida dal comitato ‘Spiagge in Comune’

17 ottobre 2019 | 09:32
Share0
Concessioni demaniali, diffida dal comitato ‘Spiagge in Comune’

E’ stata presentata al Comune di Viareggio ed in capitaneria di porto, da parte del Comitato Spiagge in Comune la diffida all’applicazione delle norme conformi all’ordinamento dell’Unione Europea e alla disapplicazione delle norme in contrasto con i principi del Tfue e con la direttiva 2006/123 Ce in materia di concessioni demaniali marittime a scopo turistico ricreativo.
La diffida che in pratica è diretta ai dirigenti del Comune, è stata protocollata il 10 ottobre scorso dal comitato Spiagge in Comune costituito da semplici cittadini, che vuole proporsi come interlocutore nei confronti delle autorità preposte, affinché l’applicazione della direttiva Bolkestein possa contribuire al bene di tutta la comunità.

“Il nostro obiettivo – si spiega in una nota – è quello di far inserire nel decreto attuativo della legge, la possibilità che i comuni possano gestire attraverso la pubblicazione di bandi di gara, le concessioni balneari (considerando una prelazione dei vecchi concessionari) e al contempo, colgano l’occasione per adottare un nuovo piano di destinazione d’uso delle spiagge, affinché si possano realizzare strutture ricettive diversificate, come spazi per parchi giochi, per sport estivi, affitto di piccole imbarcazioni, centri termali con acqua di mare, piscine riscaldate coperte, Spa, spiagge attrezzate, B&B…etc.etc..
Vi sono 1.021.000 metri quadrati (circa 102 ettari) di demanio pubblico a disposizione del comune di Viareggio, che potrebbero contribuire a cambiare il volto economico di questa città, offrendo nuovi posti di lavoro e nuove opportunità d’impresa, il tutto incassando diversi milioni di euro di canoni, che andrebbero ad arricchire le casse comunali, potendoli così reinvestire nell’arredo urbano e in tanto altro. Per continuare le nostre attività a livello locale, il 20 di ottobre a Firenze ci sarà un incontro fra i diversi comitati per far nascere un soggetto unico nazionale che abbia il mandato di rappresentare i cittadini al tavoli di contrattazione con il governo e tutti gli attori coinvolti”.