Mancata chiusura di Cava Fornace, mozione di sfiducia per l’assessora Fratoni

6 novembre 2019 | 10:24
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Mancata chiusura di Cava Fornace, mozione di sfiducia per l’assessora Fratoni

Una mozione di sfiducia per l’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni è stata protocollata oggi (6 novembre) in consiglio regionale, primo firmatario Giacomo Giannarelli, presidente del gruppo regionale del Movimento 5 Stelle.

“Sulla discarica di Cava Fornace – spiega Giannarelli – l’assessore Fratoni tradisce l’indicazione politica del consiglio regionale, che con ben due mozioni aveva chiesto la chiusura della discarica. Già nel 2017 il Movimento 5 Stelle si attivò in Consiglio regionale per chiederne la chiusura. Poiché lo stesso assessore ha dichiarato che non è possibile chiudere Cava Fornace, è evidente che debba o dimettersi di sua spontanea volontà o essere dimessa dal presidente Rossi. Fratoni disattende le precise volontà dell’assemblea consiliare e per giunta anche del suo stesso partito. Occorre fare chiarezza sulla posizione del Partito Democratico che in Consiglio, sul tema rifiuti, ma non solo, vota una cosa e per mano di un proprio esponente di Giunta, invece, ne fa un’altra. Noi del MoVimento 5 Stelle non molleremo la questione, Cava Fornace deve essere chiusa”.
Anche Gabriele Bianchi, consigliere regionale pentastellato, interviene sulla vicenda: “Sono anni che sosteniamo questa battaglia per chiudere Cava Fornace, non possiamo sopportare ulteriori silenzi o distorsioni della realtà. L’assessore Fratoni, a sua difesa, sostiene che il “progetto di innalzamento delle arginature” sarebbe stato autorizzato dalle province di Massa Carrara e Lucca, ma non è così: l’autorizzazione integrata ambientale vigente prevede tre fasi di coltivazione e autorizza all’esercizio solo la prima fase (quella fino a quota 43 metri sul livello del mare). Nessun innalzamento degli argini è pertanto autorizzato né tantomeno devono essere le province ad autorizzarlo, bensì proprio la Regione Toscana”.