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Fondazione Festival Pucciniano, mozione in Regione per la verifica delle attività

31 dicembre 2019 | 09:14
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Fondazione Festival Pucciniano, mozione in Regione per la verifica delle attività

Sì al testo di Sì Toscana a Sinistra: “Controlli prima di destinare nuove risorse”

La Regione Toscana dovrà effettuare un’attenta verifica dell’attività della Fondazione Festival Pucciniano, sia dal punto di vista gestionale sia dal punto di vista dell’organizzazione interna, prima di destinare alla Fondazione nuove risorse. Lo prevede l’ordine del giorno presentato da Sì-Toscana a Sinistra collegato all’aggiornamento del Defr ed approvato dal consiglio regionale all’unanimità.

“La Fondazione è sotto la vigilanza della Regione – commentano i consiglieri di Sì Toscana a Snistra, Tommaso Fattori e Paolo Sarti – e beneficia di ingenti contributi pubblici regionali e statali. La Regione deve quindi accertare la situazione con la massima urgenza e destinare a questo ente nuovi fondi solo dopo che sia stata fatta completa chiarezza”.

“Abbiamo segnalato a marzo – proseguono i consiglieri – attraverso un’ interrogazione, la gran quantità di violazioni di legge che emerge dalla gestione della Fondazione Festival Pucciniano di Torre del Lago. Veronesi è contemporaneamente presidente e direttore artistico del Festival, e il direttore artistico risponde al cda e dunque Veronesi risponde, di fatto, a se stesso: il conflitto d’interessi è palese. Tra l’altro Veronesi ha svolto allo stesso tempo l’attività privata di direttore d’orchestra in eventi organizzati o co-organizzati dalla Fondazione della quale era presidente. Insomma, si configurerebbe un ulteriore gigantesco conflitto d’interessi se fosse confermato che Veronesi è stato pagato per dirigere l’orchestra del Festival Pucciniano o un’altra orchestra all’interno di manifestazioni coorganizzate, per quanto possa non aver ricevuto il denaro direttamente dalla Fondazione Festival Pucciniano”.

“Ci risulta poi – continuano Sarti e Fattori – che il direttore generale, il signor Moretti, sia stato assunto con la qualifica di ‘dirigente’ dal 2015 senza alcuna procedura di evidenza pubblica e senza l’idoneo titolo di laurea. Né ad oggi risulta aperta dalla Fondazione alcuna procedura di evidenza pubblica, mentre da fonti di stampa sembra che il 31 dicembre 2018 l’assunzione sia stata rinnovata dal consiglio di amministrazione per altri 3 anni”.

“L’ incarico di addetto stampa è stato infine attribuito in maniera non meno sconcertante – proseguono – Guarda caso, l’addetta stampa della Fondazione è anche la moglie del direttore generale Moretti, fin dal 2015. Formalmente è stata incaricata la Headline Giornalisti, senza alcuna procedura di selezione e senza la motivazione pubblica richiesta. Oltretutto l’addetta stampa risulta iscritta all’Ordine dei Giornalisti della Toscana solo nel settembre 2016, dunque, secondo la legge, fino ad allora non avrebbe potuto svolgere questo ruolo. Per quanto concerne l’incarico rinnovato nel 2018, questo è stato affidato in violazione delle prescrizioni di legge fino all’incredibile nomina di una commissione unipersonale di aggiudicazione”.

“C’è infine il capitolo della gestione dei biglietti omaggio – sottolineano Fattori e Sarti – Ne è responsabile la direzione generale ed è gestita dall’addetta stampa, moglie del direttore generale, sulla quale sovrintende il presidente Veronesi. Nelle stagioni 2015-2018 risulterebbero elargiti oltre 15mila biglietti omaggio, parte rilevante dei quali non risulterebbe nel bilancio di esercizio in quanto ‘ceduti’ al prezzo di un euro”.