Nomine al Pucciniano, Simoni (Fratelli d’Italia): “Un atto irriguardoso”

Critico il responsabile nazionale dello spettacolo e del teatro del partito della Meloni
Massimiliano Simoni, responsabile nazionale dello spettacolo e del teatro di Fratelli d’Italia, commenta la recente nomina del compositore Giorgio Battistelli a direttore artistico del festival di Torre del Lago, e al contempo l’assegnazione del ruolo di direttore musicale al direttore d’orchestra Alberto Veronesi.
“Senza entrare nel merito delle qualità professionali delle persone coinvolte – dice Simoni – ritengo che la determina di nomina per anni tre del nuovo direttore artistico e del direttore musicale presa dal consiglio di gestione del Festival Pucciniano e dal suo presidente, sia un atto di assoluta prevaricazione ai limiti della decenza e fuori da ogni correttezza istituzionale. Un atto irriguardoso nei confronti di tutti i cittadini di Viareggio che a maggio saranno chiamati alle urne per il rinnovo non solo del sindaco e del consiglio comunale, ma di tutte le partecipate e delle fondazioni che da esso ne derivano, se la logica dello spoil system ha un senso”.
“Altra cosa – prosegue – sarebbe stato dare un incarico a termine per garantire il corretto svolgimento della stagione artistica 2020, cosa che peraltro poteva già fare il maestro Alberto Veronesi a cui senz’alatro non sarebbe mancata la competenza. È innegabile l’atto tipicamente politico che va al di là di ogni aspetto artistico, con il quale la sinistra ha conferito a Battistelli, già direttore dell’Ort (Orchestra regionale toscana) un ruolo di rilievo all’interno della Fondazione Festival Pucciniano, volendolo garantire anche dopo la fine del mandato quinquennale del sindaco in carica”.
“Voglio ben sperare che il sindaco Giorgio del Ghingaro – conclude la nota – persona corretta che ben conosce le regole democratiche, non abbia avallato una simile operazione e che sia un atto unilaterale del presidente e del suo consiglio di gestione. Spero pertanto che voglia intervenire e sanare una situazione che creerebbe un gravissimo precedente con ricadute pesanti sul regolare svolgimento delle imminenti elezioni, fino a prova contraria democratiche”.