Scuola Quiesa, al via progetto dei lavori. Opposizione e comitato attaccano Coluccini

Il centrosinistra: “Alla fine il sindaco ha imposto la sua follia”. I genitori si dicono “pronti a riprendere qualsiasi forma di protesta”
La maggioranza dà il via alla progettazione per la scuola di Quiesa. Il consiglio comunale ha infatti approvato l’ordine del giorno proposto dalla maggioranza sulla scuola impegnando sindaco e amministrazione comunale a “porre in essere tutti gli atti e le azioni necessarie per procedere con la progettazione e all’analisi dei costi per la realizzazione dei lavori alla scuola di Quiesa necessari a risolvere le problematiche nel suo complesso: l’adeguamento sismico, l’efficientamento energetico e la messa in sicurezza della struttura”.
“Da parte dell’amministrazione – ha ribadito il sindaco Alberto Coluccini – c’è stata sempre la volontà di riaprire la scuola di Quiesa, che siamo stati costretti a chiudere per problemi di staticità. Ora, grazie ad una possibilità offerta dalla recente finanziaria, siamo in grado di poter affidare la progettazione. Non per un parziale miglioramento sismico, come nelle precedenti intenzioni rese inadeguate dall’evolversi della situazione, ma per il necessario adeguamento sismico, ossia per rendere quella scuola pienamente sicura”.
Allo stesso tempo l’amministrazione comunale ha preso l’impegno di verificare lo stato generale dell’edilizia scolastica sul territorio. L’odg è stato votato dalla maggioranza con l’astenzione del consigliere Merciadri dei Cinque Stelle, mentre il precedente odg della minoranza era stato respinto dal consiglio comunale.
Ad alzare la voce però è l’opposizione, che commenta con parole aspre quanto accaduto durante il consiglio comunale: “Alla fine – scrivono – il sindaco sulla scuola di Quiesa ha imposto la sua follia. Anche oltre la sua stessa maggioranza”.
“Con la nostra mozione e nei nostri interventi – continua l’opposizione – abbiamo snocciolato numeri, fatti, atti inoppugnabili, smentendo mesi di balle e scuse assurde. Soprattutto abbiamo difeso il modello di una Massarosa a misura d’uomo e ricordato l’elementare buon senso che se si dispone di somme di enti terzi si spendono. Il tutto di fronte ad una sala gremita all’inverosimile da un paese venuto a portare al Consiglio una civilissima protesta, dopo mesi in cui un sindaco barricato nel palazzo aveva rifiutato qualunque dialogo con loro e li aveva tacciati di qualsiasi cosa. Ma genitori, insegnanti, cittadini, associazioni hanno dovuto subire l’ennesimo muro di gomma e perfino gli insulti di un personaggio e di alcuni suoi galoppini che fino a qualche mese fa ‘comitatavano’ (è un neologismo dispregiativo del sindaco) su ogni virgola, e oggi non tollerano il dissenso”.
“Alla fine – spiega l’opposizione – dopo l’apertura di parte della maggioranza che visibilmente non ne poteva più si era quasi riusciti a stendere un documento condiviso. Ma Coluccini ha letteralmente rovesciato il tavolo, dopo l’ultimo affronto di non volere i rappresentanti del comitato alle discussioni. Adesso si rischia grosso. Perché mentre il sindaco studia, progetta, fa valutazioni globali, dà incarichi per megaprogetti che non sono calibrati sui finanziamenti disponibili, il tempo passa e quei soldi si possono perdere. Abbiamo di fatto solo 4 mesi a disposizione”.
“Noi – scrive l’opposizione – vogliamo prendere sul serio il malessere della maggioranza. Non vogliamo pensare che loro sia stato solo teatro come saremmo indotti a pensare. Ma adesso deve arrivare un segnale, netto e fatto di atti. Perchè se i soldi si perdono la responsabilità sarà di tutti, nessuno dopo ieri sera può far finta di non sapere o non aver capito”.
L’opposizione che ha visto respinta la sua mozione in cui “si chiedeva di fare quello che era già stabilito e per cui ci sono da tempo le risorse ossia fare i lavori e restituire a Quiesa la sua scuola” è pronta a portare la questione all’attenzione della Corte dei Conti: “Siamo in un labirinto kafkiano costruito dalla follia politica di un uomo che vive di insulti, recriminazioni, in un mondo dove le cose si fanno o non si fanno per dispetto, semplicemente perché l’hanno proposte quelli di prima. La sua inadeguatezza politica a noi era nota, ieri sera per l’ennesima volta hanno potuto testarla anche i cittadini. Con i soldi ed il futuro delle persone non si scherza – conclude l’opposizione – non durerà ancora a lungo, ma prima finisce e meglio è per tutti. Speriamo che anche qualcuno della maggioranza ne prenda coscienza”.
Insoddisfazione anche da parte del Comitato genitori insegnanti per la scuola di Quiesa.