Scuola Quiesa, al via progetto dei lavori. Opposizione e comitato attaccano Coluccini

30 gennaio 2020 | 17:22
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Scuola Quiesa, al via progetto dei lavori. Opposizione e comitato attaccano Coluccini

Il centrosinistra: “Alla fine il sindaco ha imposto la sua follia”. I genitori si dicono “pronti a riprendere qualsiasi forma di protesta”

La maggioranza dà il via alla progettazione per la scuola di Quiesa. Il consiglio comunale ha  infatti approvato l’ordine del giorno proposto dalla maggioranza sulla scuola impegnando sindaco e amministrazione comunale a “porre in essere tutti gli atti e le azioni necessarie per procedere con la progettazione e all’analisi dei costi per la realizzazione dei lavori alla scuola di Quiesa necessari a risolvere le problematiche nel suo complesso: l’adeguamento sismico, l’efficientamento energetico e la messa in sicurezza della struttura”. 

Da parte dell’amministrazione – ha ribadito il sindaco Alberto Coluccini – c’è stata sempre la volontà di riaprire la scuola di Quiesa, che siamo stati costretti a chiudere per problemi di staticità. Ora, grazie ad una possibilità offerta dalla recente finanziaria, siamo in grado di poter affidare la progettazione. Non per un parziale miglioramento sismico, come nelle precedenti intenzioni rese inadeguate dall’evolversi della situazione, ma per il necessario adeguamento sismico, ossia per rendere quella scuola pienamente sicura”.

Allo stesso tempo l’amministrazione comunale ha preso l’impegno di verificare lo stato generale dell’edilizia scolastica sul territorio. L’odg è stato votato dalla maggioranza con l’astenzione del consigliere Merciadri dei Cinque Stelle, mentre il precedente odg della minoranza era stato respinto dal consiglio comunale.

Ad alzare la voce però è l’opposizione, che commenta con parole aspre quanto accaduto durante il consiglio comunale: “Alla fine – scrivono – il sindaco sulla scuola di Quiesa ha imposto la sua follia. Anche oltre la sua stessa maggioranza”.

“Con la nostra mozione e nei nostri interventi – continua l’opposizione – abbiamo snocciolato numeri,  fatti,  atti inoppugnabili,  smentendo mesi di balle e scuse assurde. Soprattutto abbiamo difeso il modello di una Massarosa a misura d’uomo e ricordato l’elementare buon senso che se si dispone di somme di enti terzi si spendono. Il tutto di fronte ad una sala gremita all’inverosimile da un paese venuto a portare al Consiglio una civilissima protesta, dopo mesi in cui un sindaco barricato nel palazzo aveva rifiutato qualunque dialogo con loro e li aveva tacciati di qualsiasi cosa. Ma genitori,  insegnanti,  cittadini,  associazioni hanno dovuto subire l’ennesimo muro di gomma e perfino gli insulti di un personaggio e di alcuni suoi galoppini che fino a qualche mese fa ‘comitatavano’ (è un neologismo dispregiativo del sindaco) su ogni virgola, e oggi non tollerano il dissenso”.

“Alla fine – spiega l’opposizione – dopo l’apertura di parte della maggioranza che visibilmente non ne poteva più si era quasi riusciti a stendere un documento condiviso. Ma Coluccini ha letteralmente rovesciato il tavolo,  dopo l’ultimo affronto di non volere i rappresentanti del comitato alle discussioni. Adesso si rischia grosso.  Perché mentre il sindaco studia,  progetta, fa valutazioni globali, dà incarichi per megaprogetti che non sono calibrati sui finanziamenti disponibili,  il tempo passa e quei soldi si possono perdere.  Abbiamo di fatto solo 4 mesi a disposizione”.

“Noi – scrive l’opposizione – vogliamo prendere sul serio il malessere della maggioranza.  Non vogliamo pensare che loro sia stato solo teatro come saremmo indotti a pensare. Ma adesso deve arrivare un segnale,  netto e fatto di atti.  Perchè se i soldi si perdono la responsabilità sarà di tutti, nessuno dopo ieri sera può far finta di non sapere o non aver capito”.

L’opposizione che ha visto respinta la sua mozione in cui “si chiedeva di fare quello che era già stabilito e per cui ci sono da tempo le risorse ossia fare i lavori e restituire a Quiesa la sua scuola” è pronta a portare la questione all’attenzione della Corte dei Conti: “Siamo in un labirinto kafkiano costruito dalla follia politica di un uomo che vive di insulti, recriminazioni,  in un mondo dove le cose si fanno o non si fanno per dispetto, semplicemente perché l’hanno proposte quelli di prima. La sua inadeguatezza politica a noi era nota, ieri sera per l’ennesima volta hanno potuto testarla anche i cittadini. Con i soldi ed il futuro delle persone non si scherza – conclude l’opposizione – non durerà ancora a lungo, ma prima finisce e meglio è per tutti. Speriamo che anche qualcuno della maggioranza ne prenda coscienza”.

Insoddisfazione anche da parte del Comitato genitori insegnanti per la scuola di Quiesa.

“Il comitato – come si legge in una nota – che da mesi ripeteva come un mantra che i soldi per la ristrutturazione della scuola c’erano, si è sentito finalmente riconoscere questa affermazione in sede di consiglio comunale nell’intervento di Montemagni, capogruppo Lega, la quale ha detto, testuali parole: ‘i finanziamenti ci sono, chi l’ha mai negato?’ (riguardo queste ultime parole vorremmo ricordare alla consigliera le offese e le parole irrisorie lanciate via social, e non solo contro il Comitato che sosteneva la presenza di questi fondi)”.
“Fatto sta che continua la nota – dopo mesi di protesta pacifica, dopo aver raccolto 1200 firme, dopo essere stati affiancati con altre forme di protesta nella richiesta di avere indietro la scuola a Quiesa, ci è stato confermato che Regione e Fondazione hanno stanziato i fondi per la ristrutturazione della scuola. A questo punto tutti i presenti pensavano che il passo successivo sarebbe stato quello di passare ai fatti concreti per quanto riguarda la ristrutturazione dell’immobile”.
“In realtà – continua il Comitato – la maggioranza ha deciso di dare incarico al dirigente Palmerini di far realizzare un progetto da valutare in fattibilità e costi. La decisione è venuta fuori dopo che, interrotto il consiglio comunale, maggioranza e opposizione hanno deciso di riunirsi per trovare una sintesi tra le rispettive proposte e dopo che entrambe le parti sembravano aver accettato la presenza di rappresentanti del Comitato alla discussione. Alla fine invece i rappresentanti del Comitato hanno aspettato per più di un’ora fuori dalla stanza senza mai essere fatti entrare (ringraziamo per questo) e la sintesi tra le parti non si è trovata”.
“Quindi, pur riconoscendo di aver ottenuto l’assegnazione di una progettazione, il Comitato – spiegano nella nota – non è ancora soddisfatto in quanto ritiene che ‘valutare la fattibilità di un progetto’ non voglia dire realizzare quel progetto. Il Comitato chiede sicurezza nella volontà di ristrutturare la scuola di Quiesa, chiede che sia il miglioramento sismico che quello statico ed energetico, vengano uniti in un singolo progetto e che il progetto venga realizzato in tempi brevi. Una delle preoccupazioni infatti è quella che si lascino trascorrere i tempi e si perdano i contributi regionali cui sono vincolati anche quelli della Fondazione. Preoccupazione legittima, visti i mesi trascorsi solo per ammettere che i fondi ci sono e sono spendibili”.
“Il Comitato – si legge ancora – per accelerare i tempi, chiede di far intervenire quei professionisti che da sempre hanno lavorato sui nostri edifici scolastici e che quindi potrebbero, in breve tempo, presentare il progetto richiesto dall’ente. Il Comitato – spiegano – non si sente tranquillizzato neppure dal lungo colloquio informale avuto con l’assessore Bertolaccini il quale ha affermato che se i fondi di Regione e Fondazione non fossero sufficienti, lui stesso insieme a genitori, insegnanti e cittadini, si adopererebbe per trovare la quota mancante alla ristrutturazione dell’immobile; e non si sente tranquillizzato perché avrebbe preferito che queste affermazioni fossero state fatte in sede di Consiglio, e non in modo del tutto informale sulla piazza del Comune.
“Dopo il Consiglio Comunale di ieri sera – conclude il Comitato dei genitori – il Comitato si dichiara attento agli eventi e pronto a riprendere qualsiasi forma di protesta, nel caso in cui non arrivino risposte concrete da parte dell’amministrazione”.