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Viareggio, Rifondazione scende in piazza con i lavoratori della Pam

21 febbraio 2020 | 17:09
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Viareggio, Rifondazione scende in piazza con i lavoratori della Pam

Presidio domattina (22 febbraio) davanti al supermercato in largo Risorgimento

Questa mattina (21 febbraio) una delegazione di Rifondazione Comunista ha incontrato lavoratori e rappresentanti sindacali del supermercato Pam di Viareggio.

“Riteniamo inqualificabile il comportamento della direzione aziendale – scrive la delegazione – che oltre a mostrare disprezzo per il lavoro e la dignità personale di 18 lavoratori, ha abusato della fiducia di una intera città, annunciando la chiusura del supermercato subito dopo aver incassato l’ok dell’amministrazione comunale agli interventi sul parcheggio, per 1 milione e 300mila euro”.

“Ci chiediamo – continua Rifondazione – di fronte ad una evidente operazione speculativa, come abbia fatto la nostra amministrazione comunale a non svolgere ulteriori approfondimenti. Pensiamo che sia importante che ora la politica cittadina, tutta, si stringa intorno ai lavoratori, che sono posti di fronte ad un vero e proprio ricatto: accettare il trasferimento dall’altra parte della Toscana o dare le dimissioni”.

“Tuttavia – si legge nella nota – pensiamo che questa situazione di crisi occupazionale abbia responsabilità ben precise, che provengono da decenni di politiche urbanistiche sbagliate, che hanno fatto sì che in città i supermercati spuntassero come funghi. La nostra idea di sviluppo è quella di una città dove le politiche pubbliche vengono calibrate sulle esigenze di cittadini e lavoratori; notiamo invece come il binario su cui Viareggio si sta avviando è quello della gentrificazione e dell’apertura sfrenata di nuovi centri commerciali (ben tre sono previsti nel nuovo regolamento urbanistico)”.

“Invitiamo la cittadinanza tutta a sollevarsi e a scendere in piazza a fianco dei lavoratori – conclude Rifondazione – contro il gravissimo ricatto padronale di una azienda che persegue in modo scaltro e menefreghista esclusivamente i propri interessi. L’appuntamento è per domani mattina (22 febbraio, ndr) alle 9, per un presidio davanti al supermercato in largo Risorgimento)”