I Care, in agitazione il personale della scuola

I sindacati pronti alla protesta per chiedere miglioramenti contrattuali
In agitazione il personale scolastico di I Care, l’azienda multiservizi del Comune di Viareggio.
“Diversi anni fa – spiegano Simone Pialli della Fisascat Cisl Toscana Nord e Massimiliano Bindocci della Uil Versilia – su scelta aziendale fu scelto di applicare un contratto nazionale che prevede trattamenti economici molto ridotti. Sembrava un passaggio necessario e provvisorio per superare il momento di crisi, ma nonostante l’azienda si sia evoluta e sia molto cresciuta da allora non si è più riusciti a migliorare le cose”.
“Il personale scolastico – spiegano i sindacalisti – assistito dalle organizzazioni di categoria di Cgil, Cisl e Uil ha pertanto cominciato da oltre un anno a chiedere di rivedere alcuni meccanismi, in particolare superare i superminimi assorbibili che tengono bloccato gli stipendi da anni, ad inserire delle maggiorazioni per il lavoro straordinario, una gestione più equilibrata dei permessi, un premio di risultato e dei buoni pasto. Manca anche la sanità integrativa. Si tenga presente che alcune di queste richieste sono applicate a diversi degli altri settori di Icare. L’azienda sembra non ricordare che al suo interno ci sono figure che hanno anche trattamenti importanti, per cui le logiche del risparmio dovrebbero valere per tutti”.
“Si sono svolto diversi incontri – ricordano i sindacalisti – al cui fine abbiamo recepito di fatto la assoluta indisponibilità ad investire nel personale, considerandolo un costo e non una risorsa. All’ultimo incontro (presenti Pialli, Bindocci e Mercuri della Cgil Scuola con alcune Rsa e Marco Franciosi con il suo staff per l’azienda, ndr) l’incontro è stato molto serrato con toni anche urlati. L’azienda poi ha concluso prendendo tempo per dare le risposte, ma la lettera di risposta dell’azienda giunta a firma del presidente non accoglie le principali richieste presentate. Abbiamo chiesto dunque un passaggio con le amministrazioni ma invano”.
“Pertanto abbiamo inviato la comunicazione con la procedura dello stato di agitazione – concludono i sindacalisti – in modo tale che finito il periodo di Carnevale avremo l’incontro in prefettura e se l’azienda non cambierà posizione partiranno diverse iniziative di mobilitazione. Risparmiare su chi lavora nella scuola è sempre un errore, esistono anche diverse questioni sulla sicurezza a nostro avviso e sulle procedure ancora irrisolti. Significa non voler investire sui luoghi dove ci sono i nostri figli. Gli asili comunali di Viareggio sono stati una scelta della città, crediamo vadano mantenuti livelli e standard all’altezza e invece si terziarizza e si risparmia sul personale“.