Baldini (Lega): “Stop a Tari e web tax per le multinazionali on line”

Sostegno alle imprese, tutela rispetto alle multinazionali on line. A chiederlo è la Lega, attraverso le parole del capogruppo di Viareggio, Massimiliano Baldini.
“La chiusura di tutte le attività – dice – fa ovviamente emergere le problematiche e le richieste di intervento e di soluzione connesse alle gravi conseguenze che vanno a colpire l’economia, le attività, le imprese ed il lavoro.
La Lega ha mostrato particolare attenzione anche in questa direzione ed, in questo senso, è sensibile al mondo delle piccole imprese che, anche in virtù del ruolo sociale che esercitano con l’assunzione di centinaia di lavoratori che attendono la stagione turistica per garantire il sostentamento delle proprie famiglie e peraltro già logorate da anni di crisi strutturale, avanzano la richiesta che vengano attuate dal governo, dalla Regione e dai Comuni misure di sostegno concreto“.
“Ad esempio – dice Baldini – un primo intervento potrebbe riguardare la Tari, la tassa legata allo smaltimento dei rifiuti. Considerato che in funzione delle previsioni ad oggi disponibili, le presenze turistiche riceveranno una grande riduzione e conseguentemente i rifiuti eventualmente prodotti dalle strutture saranno decisamente inferiori o nulli in caso di non apertura, è importante capire come attuare l’annullamento Tari, sia nella parte fissa che in quella variabile. Parimenti, sul fronte degli affitti commerciali e degli affitti di ramo d’azienda è necessario valutare una misura dello stop ai canoni di affitto delle locazioni commerciali e affitti di ramo d’azienda sia in essere che da stipulare per la stagione turistica estiva”.
“Ovviamente – continua l’esponente della Lega – essendo consapevoli che anche i proprietari contano e vivono di quelle entrate, compensando i canoni non riscossi in crediti fiscali da scontare al locatore, persona fisica o società che sia. Un ultimo tema da valutare è quello degli effetti delle chiusure a vantaggio del commercio on line delle grandi multinazionali e dei colossi che operano sul web i quali, godendo fino ad oggi di un regime di tassazione assai agevolato e vedendo proprio in questi giorni un incremento esponenziale del loro giro di affari non possono e non debbono rimanere estranei a quanto sta accadendo con esclusivo interesse al loro profitto, al contrario potendosi rivedere una giusta e corretta imposizione fiscale (web tax) che si riveli altresì un possibile introito per far fronte alla crisi”.