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Coronavirus, Fdi attacca Del Ghingaro: “Dovrebbe essere in prima linea, non sulla poltrona di casa”

17 marzo 2020 | 15:04
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Coronavirus, Fdi attacca Del Ghingaro: “Dovrebbe essere in prima linea, non sulla poltrona di casa”

Il direttivo di Viareggio: “Un sindaco dovrebbe far prevalere il senso di responsabilità”

Ad accusare il sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro, di mancata responsabilità è il direttivo di Fratelli D’Italia della città: “Capiamo le direttive nazionali di uscire di casa il meno possibile – afferma una nota –  per contrastare il contagio del Codiv-19, ma ci sembra alquanto esagerato che il sindaco di una città come Viareggio da giorni faccia dirette Facebook comodamente seduto sulla poltrona di casa circondato dai suoi bei quadri”.

“Nonostante l’emergenza Coronavirus, sono centinaia le persone che ogni giorno sono costrette ad uscire per motivi di lavoro o di urgenza: medici, infermieri, farmacisti, assistenti sanitari, per non parlare dei volontari che stanno aiutando in mille modi la fascia di popolazione più a rischio, quella degli anziani – continua Fratelli d’Italia -. In tutto questo caos, il primo cittadino di una città che conta ben 62mila abitanti, da giorni è rintanato nel suo salotto di casa (che come tutti sappiamo non si trova a Viareggio, bensì a Capannori) da dove manda video messaggi e fa dirette Facebook”.

“Sinceramente – prosegue la nota –  ci saremmo aspettati di trovarlo in prima linea per combattere questa complessa battaglia, come un capitano che guida la sua squadra, ruolo che un primo cittadino dovrebbe ricoprire e come vediamo fare ai sindaci delle altre città. Abbiamo ricevuto diverse lamentele a tale proposito, poiché un pubblico ufficiale dovrebbe non solo dare l’esempio, ma restare a fianco dei propri cittadini a guida della città e dal suo ufficio in Municipio rimanere h24 a disposizione della cittadinanza, magari facendo altrove la propria quarantena, senza tornare a casa e rischiare di contagiare i familiari”.

“Capiamo che è una situazione dura e difficile per tutti – conclude il direttivo – ma ci sono moltissime famiglie che hanno figli, genitori, parenti che rischiano ogni giorno per svolgere il proprio lavoro o dare una mano: a maggior ragione un sindaco dovrebbe essere in questo momento primus inter pares e far prevalere il senso di responsabilità”.