Cantieri navali, l’appello di Santini (Lega): “Riaprire lunedì sarebbe una sciocca follia”

20 marzo 2020 | 18:01
Share0
Cantieri navali, l’appello di Santini (Lega): “Riaprire lunedì sarebbe una sciocca follia”

Il commento del consigliere alla notizia della riapertura di alcune aziende viareggine

“Alcuni cantieri navali vogliono riaprire lunedì. Non possono cedere proprio ora. Dico no alla riapertura, dico sì alla sicurezza degli operai”. Così il consigliere comunale della Lega di Viareggio Alessandro Santini si appella al sindaco, ai sindacati e alle aziende affinché diano priorità alla salute dei lavoratori.

“Stiamo affrontando un periodo difficilissimo, è epocale quello che stiamo vivendo e purtroppo siamo anche consapevoli che durerà ancora a lungo; le prossime settimane sono decisive, non possiamo mollare ora – spiega il consigliere di minoranza -. Ma soprattutto dobbiamo e dovremo tenere alta la guardia ancora per un po’, non si può allentare ora il livello di sicurezza. Perché parliamo prima di tutto di sicurezza per le persone e per gli operai. Nei cantieri navali non è assolutamente garantita la sicurezza, dovuta a una corretta distanza tra le persone, non possono lavorare in queste condizioni. Riaprire sarebbe una sciocca follia da evitare a tutti i costi“.

“Il sindaco di Viareggio intervenga, non può permettere che la sicurezza di lavoratori e operai venga anteposta ai comprensibili interessi dell’azienda, ma che oggi e per i giorni futuri dovranno restare sospesi – va avanti Santini -. Faccio un appello ai sindacati perché facciano sentire la loro voce in difesa di deve vedersi tutelato. Faccio un appello alla sensibilità di tutti, ai titolari dei cantieri navali di Viareggio: seguite l’esempio dei vostri colleghi che restano chiusi fino a tempo indeterminato, tutelate i vostri dipendenti e garantite la sicurezza dei vostri operai. Questa piaga che ci sta provando finirà, ma non è venuto ancora il tempo per tornare alla normalità. Siamo ancora in emergenza e tutti noi dobbiamo ancora continuare a fare sacrifici. L’appello forte va alle aziende della nautica: tenete i vostri dipendenti a casa per il loro e per il vostro bene, ma soprattutto per il bene delle famiglie di tutti voi, che con ansia vivono queste ore e non devono avere ulteriori preoccupazioni”.