Lega Viareggio protesta: “Respinte le nostre istanze”

I consiglieri: “Bisogna discutere delle misure economiche per il territorio”
“Insistiamo affinché siano accolte le nostre istanze”. Così i consiglieri della Lega Massimiliano Baldini, Maria Domenica Pacchini ed Alessandro Santini commentano il consiglio comunale di questa mattina (31 marzo) dove il partito ha chiesto, pur in deroga ai termini del regolamento, di poter discutere e votare il documento stilato, sottoscritto ed inviato al sindaco da parte di tutte le categorie economiche.
“Abbiamo altresì proposto – va avanti l’opposizione – che in un quadro di collaborazione istituzionale al quale siamo assolutamente disponibili stante la gravità della situazione in corso, alle eventuali riunioni informali di sindaco e capigruppo e dell’intero consiglio comunale così come decise, potesse aggiungersi un tavolo permanente dove gli stessi consiglieri, la giunta e lo stesso sindaco, secondo una modalità da condividere, potessero sedere insieme ai rappresentanti delle categorie economiche e del mondo del lavoro con la finalità di avere un contatto diretto con chi sta sul fronte della crisi quotidiana delle attività. Anche questa proposta ci è stata rifiutata decisamente da parte del sindaco“.
“Siamo dispiaciuti per questo atteggiamento in quanto riteniamo che la crisi economica insieme a quella sociale vadano ormai di pari passo con quella sanitaria e che quindi sarebbe opportuno un tavolo comune dove la voce di chi vive direttamente ed è più a contatto con i problemi del territorio potesse farsi sentire ed interloquire direttamente con i rappresentanti comunali – proseguono i consiglieri -. E’ necessario a nostro avviso un raccordo costante del piano locale con quello nazionale e regionale per far fronte alla crisi con maggiore determinazione e compattezza ed in tale direzione il dialogo stretto con le istanze economiche e sociali non può essere marginale ma deve essere invece ancor più sensibilizzato”.
“Auspichiamo – continuano i rappresentanti della Lega – che ci possa essere un ripensamento affinché a tutte le istanze della città, a cominciare da quelle che siedono in consiglio comunale ma anche fuori da esso, venga permesso di portare il loro importante contributo anche nelle sedi normalmente deputate ai differenti organi comunali. Infine comunichiamo di aver aderito con assoluta convinzione alla proposta di devolvere il gettone di presenza della riunione odierna e di quelle successive in aiuto delle associazioni che si occupano dei più deboli”.