Avvocati contro le ordinanze a Viareggio. Il sindaco: “Fate il vostro mestiere”

11 aprile 2020 | 12:50
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Avvocati contro le ordinanze a Viareggio. Il sindaco: “Fate il vostro mestiere”

Alcuni legali sollevano dubbi sulla costituzionalità delle misure, il primo cittadino: “Evitate di sostituirvi agli scienziati”

Alcuni avvocati viareggini scrivono al sindaco Giorgio Del Ghingaro sostenendo che alcune delle ordinanze firmate per frenare il contagio da coronavirus. Sollevando argomenti giuridici e perfino qualche dubbio sulla costituzionalità dei provvedimenti adottati.

A raccontarlo è lo stesso sindaco che difende le misure adottate: “Sono solito rispettare i pareri altrui e così faccio anche stavolta, per cui ringrazio queste persone per il contributo che hanno voluto dare alla discussione sulle misure adottate per limitare il contagio a Viareggio – afferma -. Ognuno fa quello che può secondo le proprie capacità e professionalità. Questi avvocati contrastano il virus usando gli articoli, i commi, addirittura la costituzione, come si potesse evitare l’insorgere della malattia presentando un bel ricorso”.

“Altri professionisti, come i medici o gli scienziati – aggiunge  il primo cittadino -, invece si oppongono al coronavirus curando o studiando nuovi vaccini, senza disquisire sul sesso degli angeli, indaffarati come sono a salvare vite umane.
Altri ancora, forze dell’ordine e polizia municipale, sono sulla strada, giorno e notte, cercando di far rispettare i decreti e continuando ad occuparsi della sicurezza di tutti. A volte vengono ringraziati, spesso insultati, altre ancora, come in questo caso, vedono messo in discussione il loro lavoro.  I professionisti della vita normale invece, tutti noi cittadini, hanno paura, vivono periodi di incertezza ed esasperazione, chiusi in casa, senza vedere in faccia questo nemico invisibile e cruento. Nemmeno loro credono che con un’opposizione scritta a qualche tribunale si possa riuscire a non ammalarsi”.

“Poi – entra nel vivo Del Ghingaro – ci sono i sindaci, come me, che devono per quanto possibile e nel rispetto delle leggi, fare in modo prima di tutto che la comunità subisca meno danni sanitari possibili e possa uscire quanto prima da questa situazione drammatica; poi che la stessa comunità riesca a contrastare efficacemente le disparità sociali, garantendo anche ai più deboli la loro dignità, ed infine che non venga distrutta da questa insorgente crisi economica che rischia di cancellare la miriade di attività imprenditoriali del territorio, che costituiscono il tessuto connettivo di Viareggio. Insomma la comunità è una sola e il sindaco la deve sostenere dal punto di vista sanitario, sociale ed economico”.

“E questo  – avverte Del Ghingaro – non si fa con un ricorso, un richiamo ad un testo di legge, o con una disquisizione filosofica sull’applicazione di un articolo rispetto ad un altro. Si fa stando sul campo e non sull’albero a cantare. Si fa sporcandosi le mani mettendo la propria firma in calce a misure anche dure, ma utili e necessarie per la tua gente. Si fa prendendo decisioni, anche a volte impopolari, si fa assumendosi responsabilità, si fa senza polemiche e senza strumentalizzazioni. Si fa e basta per quei motivi che ho elencato prima, perché il sindaco è il sindaco e non è lì per caso. Quindi a questi avvocati che mi hanno scritto, che hanno avuto il loro momento di notorietà e spero non di pubblicità occulta (ma questa è materia che attiene il loro ordine professionale e il mio giudizio non conta), oppure che magari aspirano a mettere le mani avanti rispetto a qualche loro cliente colpito da provvedimenti sanzionatori in questi ultimi tempi, comminati dalle forze dell’ordine, dicevo a questi cortesi avvocati posso solo dire: fare il vostro mestiere, fatelo bene, senza strumentalizzazioni, la comunità ve ne sarà riconoscente, ma evitate di sostituirvi, in nome della legge, a medici, scienziati, esperti di protezione civile, prefetti, forze dell’ordine e al sindaco. Tutti loro lo garantisco, compreso il sottoscritto, mai si sostituirebbero a voi”.