Versiliana, un incontro al Caffè in ricordo di Luis Sepúlveda

17 aprile 2020 | 15:26
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Versiliana, un incontro al Caffè in ricordo di Luis Sepúlveda

L’iniziativa lanciata dal presidente Benedetti per omaggiare lo scrittore cileno attraverso le testimonianze locali

Un incontro per ricordare Luis Sepúlveda attraverso le testimonianze delle persone che lo hanno conosciuto. E’ questa l’idea lanciata dal presidente della Fondazione Versiliana Alfredo Benedetti per rendere omaggio allo scrittore cileno, la cui scomparsa ha sconvolto il panorama culturale internazionale e la città di Pietrasanta a cui lo scrittore era molto legato. Un abbraccio all’artista arriva anche dalla Versiliana che lo aveva per prima accolto grazie all’amicizia con Romano Battaglia, storico patron del Caffè.

“Anch’ io come molti concittadini ho avuto l’onore di conoscere Luis Sepúlveda – racconta il presidente Benedetti – Con Pietrasanta aveva instaurato un profondo legame: era molto amico di Romano Battaglia e per questo è stato più volte ospite degli incontri letterari della Versiliana ed era stato insignito della cittadinanza poetica prima e onoraria poi. Era un amante della libertà, un pensatore autonomo, uno scrittore che con parole leggere ha saputo esprimere concetti profondi, dall’impegno ambientalista alla lotta per la democrazia. Lo ho fatto attraverso le sue storie ed i suoi personaggi, lasciando sullo sfondo della narrazione messaggi di grande significato”.

Tante sono state le persone lo hanno conosciuto in Versilia e la Fondazione Versiliana intende ricostruire la figura di Luis Sepulveda attraverso le loro testimonianze. “Amministratori, scrittori, giornalisti, personaggi del territorio, semplici cittadini – va avanti il presidente -, sono queste le persone che intendiamo coinvolgere in uno dei nostri prossimi incontri estivi. In tanti ricordano quando Sepúlveda si presentò su invito della maestra Maura Fornari al teatro comunale di Pietrasanta, sorprendendo tutti, per vedere la recita scolastica della Gabbianella e il gatto che insegnava ai bambini a volersi bene tra diversi, ma soprattutto a osare per imparare a volare. Il virus si è portato via uno scrittore straordinario, ma non i suoi personaggi, i suoi luoghi, le sue idee di libertà”.