Massarosa, entrate azzerate: “Dissesto, siamo stati abbandonati a noi stessi”

L’amministrazione si è rivolta al ministero per la nomina dell’Osl
Per il Comune di Massarosa sono tempi molto duri. E non solo per il coronavirus ma soprattutto per le problematiche legate al dissesto: “Grazie agli sforzi di tutti – scrive il sindaco – siamo riusciti in questi mesi a fronteggiare l’emergenza almeno al pari degli altri comuni ma a differenza di quest’ultimi la situazione nella quale Massarosa si trova era già fortemente compromessa a causa dello stato di dissesto ereditato e certificato”.
“Con un organico ridotto – aggiunge -, ben al di sotto della soglia minima necessaria e con dotazioni hardware e software assolutamente inappropriate, con i creditori che continuano a pressarci, un primo obiettivo che abbiamo centrato è quello di essere riusciti a tenere aperto il Comune per poi fronteggiare l’emergenza derivata dalla pandemia del coronavirus, che ha risvolti sanitari ed economici enormi e drammatici. Ogni giorno Governo e Regione ci assegnano compiti tramite continue ordinanze, spesso confuse e contraddittorie, e molto spesso con i costi lasciati a carico dei Comuni”.
“In questo momento – si spiega – le entrate dei Comuni sono praticamente azzerate, mentre le spese fisse indispensabili e non comprimibili continuano ad essere molto consistenti, così da mettere in difficoltà anche i Comuni che fino ad oggi non avevano particolari problematiche. Anche i comuni più sani rischiano di andare in dissesto, figuratevi chi già purtroppo parte da lì come l’amministrazione di Massarosa. L’Anci aveva chiesto tramite il nostro presidente almeno 5 miliardi per evitare il baratro, mentre il governo ne ha stanziati solamente 3, risorse insufficienti e inadeguate e a pagarne il peso maggiore saranno i Comuni che già sono in dissesto perché non potranno attingere ad altre fonti di finanziamento”.
“Devo prendere atto poi – spiega il sindaco -, che il comune di Massarosa è stato abbandonato a se stesso dalle istituzioni senza poter prendere decisioni o pensare alla possibile progettualità futura. Sono passati 5 mesi dalla certificazione del dissesto e ad oggi e inspiegabilmente, il ministero non ha ancora provveduto a nominare l’Osl, organismo necessario e indispensabile con il quale la legge ci impone di concordare ogni azione, dalla possibilità di erogare i servizi alle tariffe fino all’approvazione delle assunzioni. Ogni giorno di assenza dell’Osl crea stallo nelle decisioni importanti e aggrava la già drammatica situazione economica dei conti dell’ente che comporteranno ricadute pesanti su tutti i cittadini. Abbiamo già scritto più volte al ministero per sollecitare la nomina dell’Osl, di cui ancora non c’è notizia, queste sono responsabilità oggettive che non possono e non devono gravare sui cittadini di Massarosa”.