Stazzema concede cittadinanza benemerita a Liliana Segre

22 aprile 2020 | 16:34
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Stazzema concede cittadinanza benemerita a Liliana Segre

Presto la collocazione della panchina della libertà di stampa in ricordo di Peppino Impastato

Il consiglio comunale di Stazzema ha concesso ieri pomeriggio (21 aprile) in una seduta in videoconferenza la cittadinanza benemerita alla senatrice a vita Liliana Segre: il sindaco di Stazzema e presidente del Parco nazionale della pace Maurizio Verona aveva incontrato la senatrice a vita a Bruxelles in seguito all’invito del presidente del Parlamento europeo David Sassoli alla giornata di ricordo dell’Olocausto lo scorso 29 gennaio quando Liliana Segre raccontò la sua storia alla seduta del Parlamento.

Era stata già concordata una data per un nuovo incontro, ma gli eventi di questi giorni dovranno certamente far rivedere l’agenda degli incontri. Nella seduta di ieri è stata anche ratificata la cittadinanza benemerita alla memoria a Peppino Impastato.

“Liliana Segre per noi non sarà solo una cittadina benemerita della nostra comunità – commenta Maurizio Verona – ma vorremmo che fosse una ambasciatrice del Parco nazionale della pace e delle sue attività nel mondo. La sua storia è una storia di infinita sofferenza come è stata quella della comunità di Sant’Anna di Stazzema che oggi conta poche anime, ma che ogni anno fa riflettere ed incontra migliaia e migliaia di giovani. Abbiamo commesso il peccato mortale di credere che bastasse girare pagina per dire che fascismo, nazismo, nazionalismi fossero cancellati. Abbiamo permesso che oggi sia in crescita il numero di coloro che credono che l’Olocausto sia una finzione o che il fascismo abbia fatto cose buone, come ci dicono gli ultimi dati di una indagine Eurispes”.

Liliana Segre ci racconta ogni giorno la storia come è accaduta. La senatrice Segre ci ha detto che la vita è più forte di tutto ciò e che noi abbiamo il dovere di combattere chi ancora oggi getta il seme della discordia, della divisione. Nell’intervento al Parlamento europeo Liliana Segre disse che è necessario ricordare il male altrui. Ma anche per ricordare che si può, una gamba davanti all’altra, essere come quella bambina di Terezin  che disegnò una farfalla gialla che vola sopra i fili spinati. Che la farfalla gialla voli sempre sopra i fili spinati”.

“Attendiamo invece la fine di questa situazione per collocare la panchina della libertà di stampa – conclude Verona – l’iniziativa nata da una proposta del giornalista e senatore Sandro Ruotolo, per completare la cerimonia prevista per il 4 marzo con la consegna al fratello di Peppino Impastato di una pergamena. Peppino Impastato è un esempio di stampa libera, di una voce che osò sfidare anche la sua famiglia per denunciare la mafia: morì assassinato, ma oggi ci stimola a riflettere sul valore che ha oggi la libertà”.