Istituto Sforzi, la lettera della dirigente: “I libri non saranno restituiti prima del 4 maggio”

27 aprile 2020 | 17:22
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Istituto Sforzi, la lettera della dirigente: “I libri non saranno restituiti prima del 4 maggio”

Il chiarimento di Anna Fausti dopo le segnalazioni arrivate al sindaco Coluccini

La dirigente scolastica dell’istituto comprensivo Armando Sforzi di Piano di Conca Anna Fausti invia una lettera aperta al sindaco di Massarosa Alberto Coluccini. Una risposta alle segnalazioni da parte di alcuni genitori per la mancata riconsegna dei libri di testo rimasti nella struttura a causa della chiusura repentina per l’emergenza covid19.

“Tengo a precisare che la decisione della chiusura dei plessi è stata dettata dalla necessità da parte della dirigenza di tutelare la salute di tutto il personale scolastico e di tutti coloro che frequentano la scuola stessa, quindi alunni e famiglie – spiega la dirigente -. La decisione è stata quella di chiudere in primis per sanificare i locali, opera richiesta al Comune già il 9 marzo che in realtà è stata svolta dal personale Ata vista la mancata risposta dell’amministrazione comunale e per evitare flussi, movimenti e assembramenti nel comune e nei diversi plessi dell’istituto”.

“Ad oggi – va avanti Fausti – non ho potuto predisporre il recupero dei testi perché per fare ciò sarebbe necessario l’intervento delle docenti che sanno quanti e quali testi sono da riconsegnare agli alunni dei diversi plessi dell’istituto. Alla luce delle misure restrittive imposte fino al 4 maggio, ciò sarebbe possibile solo nel caso in cui le docenti fossero consenzienti, vista la pericolosità del contagio e la impossibilità di movimento nel comune senza valido motivo come da dichiarazione autocertificativa. Inoltre le stesse docenti dovrebbero poi portare tale materiale in sede centrale (unico plesso aperto una volta la settimana per attività amministrative inderogabili) e lì predisporre, a seguito di appuntamenti scaglionati, la consegna alle famiglie”.

“Lei capisce bene quanto tutto questo sia complicato alla luce del fatto che tale operazione richiede la volontarietà dei docenti e poi che, dopo tale apertura al pubblico vede la dirigenza nell’obbligo di dover predisporre nuovamente la sanificazione dei locali visitati, come da ordinanza del presidente della Regione Toscana, che prevede l’obbligo prima della riapertura dell’attività di effettuare sanificazione straordinaria dei locali, compresi gli impianti di aerazione, laddove presenti. Pertanto mi trovo nuovamente a richiederle un intervento del comune, visto che si tratta di una sanificazione straordinaria e dunque di pertinenza dell’ente comunale dato che gli elevati costi non sono sostenibili da un qualsiasi istituto scolastico. Aggiungerei inoltre che attualmente entrare in una scuola per riprendere libri o altro non è fra le motivazioni previste per uscire di casa, mi domando quindi: tutto questo è indispensabile?”.

“Se io ho il compito del datore di lavoro di tutelare la salute e la sicurezza di tutti coloro che ‘abitano la scuola’, posso in autonomia decidere che per fare didattica a distanza non è indispensabile l’uso del libro cartaceo? – va avanti la dirigente -. Con un’azione incisiva e ripetuta più volte mi sono raccomandata a tutti i docenti di non assegnare compiti da svolgere con l’uso di libri di testo in formato cartaceo, qualora gli alunni non ne siano provvisti. La invito a tener presente che in questa situazione che stiamo vivendo, dopo tutti questi giorni, è facile andare nel panico e avere reazioni spropositate che noi però dobbiamo impegnarci a contenere, contestualizzare e non fomentare”.

“Inoltre ricordo che dal 2012 tutti i testi devono essere messi in commercio in versione mista, quindi anche digitale, dunque scaricabile su qualsiasi device – conclude la dirigente -. Posso procrastinare la consegna dei libri quando l’emergenza sarà maggiormente controllabile e quindi posso pensare di organizzare una riconsegna in sicurezza dopo il 4 maggio 2020 quando si avvierà per tutto il territorio nazionale, la cosiddetta Fase 2? Io credo di sì. Pertanto, nella speranza di averle fatto comprendere la mia posizione che è soltanto quella di colei che tutela e salvaguarda la salute di tutti, farò in modo che i genitori, legittimi proprietari dei libri, possano riceverli quanto prima, ma non prima del 4 maggio 2020“.