Coste toscane, le associazioni ambientaliste chiedono un confronto con la Regione

Italia Nostra: “Un piano regionale è indispensabile per una fruizione sostenibile del litorale”
Un tavolo di confronto sulla gestione delle coste toscane durante la fase due. E’ questa la richiesta che le associazioni ambientaliste Italia Nostra, Legambiente, Lipu e Wwf Italia hanno mosso al presidente della Regione Enrico Rossi e all’assessore all’ambiente Federica Fratoni. Un confronto che coinvolga amministratori, mondo scientifico e rappresentanti del mondo economico legato al turismo costiero.
“Fra i tanti aspetti da considerare, dalle esigenze igienico-sanitarie per limitare i rischi di contagio alla necessità di sostenere le economie locali incentrate sul turismo balneare, è fondamentale richiamare il rispetto dei valori ambientali e naturalistici di queste aree, fragili e ricche al tempo stesso – spiega Italia nostra -. Ciò è necessario non solo per tutelare gli ecosistemi e la biodiversità, ma anche per assicurare un futuro a lungo termine alle stesse attività imprenditoriali che si basano sulla loro bellezza e sulla loro attrattività turistica”.
“Non entriamo nel merito dei criteri che saranno ritenuti necessari ed opportuni per contenere la diffusione del virus – affermano le associazioni -, ma segnaliamo la necessità indifferibile di dare un contributo operativo alla definizione di un piano regionale per la fruizione sostenibile dei litorali toscani. Un piano che sappia delineare in modo efficace quella che sarà probabilmente un’inedita e massiva richiesta di fruizione e trovare pertanto le soluzioni migliori per conciliare tutela della salute, tutela dell’economia e tutela dell’ambiente. Dalle scelte che saranno prese oggi dipenderà infatti il futuro degli ambienti litoranei toscani, patrimonio naturalistico inestimabile“.