Lutto alla Fondazione del Carnevale, morto lo storico bigliettaio Ceccardo Billet

20 maggio 2020 | 11:51
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Lutto alla Fondazione del Carnevale, morto lo storico bigliettaio Ceccardo Billet

Il ricordo del presidente Alessandro Santini

Tutta la Cittadella del Carnevale piange la scomparsa di Ceccardo Billet. Oggi (20 maggio) la storica figura della Fondazione all’età di 94 anni lascia una città diversa da come l’ha vissuta e custodita come membro dell’allora comitato. Tra i tanti pensieri quello del presidente Alessandro Santini che in una lettera ricorda il responsabile della biglietteria e delle casse della fondazione come “un Grande di Viareggio”. Domani (21 maggio) i funerali alla chiesina del cimitero cittadino.

“In quarantasei anni ho incontrato moltissime persone con le quali condivido tantissimi ricordi, ma ci sono poche persone, oltre ai miei genitori e agli amici più stretti, che hanno inciso così tanto nella mia vita e nella mia formazione – ricorda Santini -. Uno di questi, tra i più importanti, è stato sicuramente, Ceccardo Billet. Se si pensa al Carnevale di Viareggio così come è oggi, nella sua parte gestionale e amministrativa, si può pensare solo a pochi nomi, senza nulla togliere ai grandissimi presidenti, uno su tutti Sargentini. Le colonne storiche interne alla Fondazione che hanno fatto il Carnevale con le loro mani, con il loro sudore, con la loro fatica e passione, con la gioia dei grandi successi, sono il Mei, il Rossi, Brunello Romani e Ceccardo Billet. Tutti gli altri vengono dopo”.

Ceccardo ha vissuto tutto del nostro Carnevale: dal dopoguerra ai primi anni 2000 – va avanti il presidente della Fondazione -. C’era lui alle casse al Royal quella domenica che il corso fu annullato per neve e la gente si precipitò da lui furiosa pretendendo il rimborso e assalì i suoi uffici. Era lui che la sera, finiti i corsi, incurante del pericolo di una rapina e certamente conscio della grande responsabilità, si portava l’incasso con se per tenerlo al sicuro a casa. Quelli erano i tempi di quelle grandi persone che davvero hanno fatto grande il nostro Carnevale di Viareggio, che mettevano a repentaglio le loro case e il futuro delle loro famiglie, pur di riuscire nella realizzazione della manifestazione per la gioia dei viareggini e dei turisti”.

“Quelle erano le persone, che affrontavano i problemi di petto mossi da amore puro per la propria città – va avanti Santini -. Ceccardo era questo: il venditore di ‘santini’ in giro per le parrocchie d’Italia, dalla fine del Carnevale all’autunno inoltrato, e poi l’infaticabile lavoratore alla biglietteria in Fondazione. Uomo di numeri, predisponeva le prenotazioni delle comitive e dei gruppi che venivano da tutto il mondo, predisponeva e preparava la parte amministrativa del Carnevale senza nemmeno riuscire a vedere i corsi dalla finestra. Uomo che amava la Famiglia, uomo che si è dedicato per tutta la vita alla moglie, alla quale è stato accanto per più di 74 anni, che ha amato visceralmente i fogli e nipoti, che ha voluto bene ai tanti amici, che sapeva anche arrabbiarsi con epiteti rimasti nella storia. E’ stato Ceccardo Billet a farmi entrare a lavorare in Fondazione Carnevale come ‘portiere’ ai cancelli di Piazza Mazzini, è stato lui a difendermi a tutti i costi quando il presidente Elio Tofanelli mi voleva cacciare”.

“Ceccardo abitava in Via Ponchielli, anche la maledetta sera del 29 giugno 2009 era lì, nella sua casa, con sua moglie: appena si accorse  della tragedia uscì di casa, il cancello era bloccato e portò in salvo sua moglie e se stesso. Nei giorni a seguire l’ho visto piangere tanto, aveva perso tutto, ma non la famiglia che lo amava e che lo ha accudito con amore – conclude Santini -. Non riesco purtroppo, da solo, a raccontare quanto grande sia stato Ceccardo, che oggi a 94 anni lascia la sua splendida Viareggio, una città sicuramente diversa da come l’ha vissuta e amata, sicuramente meno attenta alle tradizioni e memore di chi ha sudato per lei, per farla grande”.