Festival Puccini, ‘Gianni Schicchi’ aprirà la 66esima edizione

Il cartellone firmato Giorgio Battistelli andrà avanti dal 27 giugno al 21 agosto
Dal 27 giugno al 21 agosto torna il Festival Puccini di Torre del Lago. Per la 66esima edizione non mancheranno opera, concerti, prosa ed eventi speciali. Ad aprire la stagione sarà Gianni Schicchi alla Cittadella del Carnevale.
“È una stagione realizzata con coraggio e responsabilità”, ha dichiarato la presidente Maria Laura Simonetti. “Viareggio è sempre capace di emozionare – ha aggiunto l’assessora alla cultura Sandra Mei – e dopo essere stati tanto distanti in questo periodo, grazie alla musica ritorniamo ad essere uniti, su quel lago che è per la Città di Viareggio elemento di identità, quel lago dove oggi sorge il Teatro che è stato di ispirazione al Maestro Giacomo Puccini. Ringrazio tutti quanti hanno accettato di affrontare con entusiasmo e professionalità questa sfida, gli artisti, le maestranze, lo staff della Fondazione e il Consiglio di amministrazione. Sono certa che anche questo prossimo festival sarà un festival di emozioni”.
Una stagione che se da un lato cerca, attraverso la musica e lo spettacolo, di lasciarsi dietro le spalle il difficile momento di isolamento vissuto durante l’emergenza sanitaria, dall’altro non mancherà di evidenziare negli spettacoli gli effetti della pandemia e le nuove modalità di rapporto nelle relazioni sociali che ancora continueranno a condizionare la vita dei nostri giorni. Un cartellone quello del 2020 nato dopo il lungo lockdown e diverso da quello annunciato in precedenza; un cartellone di alto spessore culturale e artistico che mira a salvaguardare il sigillo di qualità e a valorizzare il territorio, le sue bellezze, i suoi spazi naturali e la sua capacità di accoglienza in sicurezza. Un cartellone firmato dal nuovo direttore artistico Giorgio Battistelli che premia la creatività e si presenta come un festival dinamico, tra opera, concerti ed eventi speciali. Tutti gli spettacoli si svolgeranno in spazi all’aperto ad eccezione della rassegna Viareggio spirituale che si svolgerà nelle Chiese della Città.
“Sarà il Festival della rinascita – dichiara la presidente della Fondazione Festival Pucciniano Maria Laura Simonetti – un festival con un programma rimodulato ma che vuole essere il nostro contributo a questa importante fase di ripresa di cui ha bisogno il nostro paese. Abbiamo voluto contribuire alla ripartenza creando opportunità di lavoro per le nostre maestranze, per gli artisti, ma anche per non deludere le tante aspettative del pubblico che ha continuato a seguirci in questi lunghi mesi di inattività”.
“Ringrazio il Sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro – dichiara Giorgio Battistelli, direttore artistico del Festival Puccini – la presidente della Fondazione Maria Laura Simonetti e i consiglieri di amministrazione per averci sempre incoraggiato, nel lungo periodo di isolamento e incitato a non abbandonare l’idea di realizzare il Festival Puccini 2020. Alla fine ci siamo riusciti, abbiamo pensato ad un festival che mettesse in sicurezza il pubblico, ma soprattutto che non precludesse la possibilità di fare musica e arte per tutti. Ho provato a realizzare un programma che consentisse di tener fede al progetto di rafforzare l’identità culturale del Festival Puccini di Torre del Lago, di un festival che parlasse anche ai giovani, con registi che al servizio delle opere del grande repertorio si lasciassero ispirare dalla creatività e dai linguaggi contemporanei. Un particolare ringraziamento vorrei rivolgerlo a tutti gli artisti ospiti, al coro, all’orchestra del Festival per aver accettato di condividere questo straordinario percorso artistico”.
Tre LE nuove produzioni: Gianni Schicchi, Tosca, e Madama Butterfly, in forma scenica per 5 recite con allestimenti adeguati ai protocolli sanitari e in parte ispirati dal distanziamento imposto dai regolamenti della Fase 2 del Covid19; nuove produzioni che non hanno subito le restrizioni ma semmai da queste si sono tratti spunti per offrire nuovi modi di rappresentare scene e azioni di titoli d’opera del grande repertorio.