Crisi politica a Massarosa: il bilancio passa anche grazie al voto del pentastellato Merciadri

15 luglio 2020 | 16:30
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Crisi politica a Massarosa: il bilancio passa anche grazie al voto del pentastellato Merciadri

Espulso da Forza Italia il consigliere Ghiara schierato con l’opposizione

Una maggioranza in bilico e una crisi politica in corso. È questa la fotografia dell’amministrazione di Massarosa il giorno dopo il consiglio comunale. L’assessore all’urbanistica Lorenzo Ghiara è stato espulso da Forza Italia per aver votato contro l‘approvazione di bilancio che invece è passata grazie al voto decisivo di Vasco Merciadri, esponente del Movimento 5 stelle all’opposizione. Il bilancio è stato quindi approvato con nove voti a favore mentre a essere rinviati sono gli equilibri politici che tengono in piedi la maggioranza.

“Un bilancio che elimina i servizi scolastici, le esenzioni sociali i contributi alle associazioni per la gestione dei servizi, la manutenzione del territorio. I consiglieri che l’hanno votato si sono assunti la gravissima responsabilità di prolungare l’agonia di un’amministrazione ormai finita – è il commento del Pd, Sinistra Comune, Massarosa domani e Massarosa futuro – La maggioranza è  solo numerica. Cosa dire altrimenti di una compagine che ha perso un assessore, 3 consiglieri e ieri sera ha visto la requisitoria durissima di un altro grande vecchio della politica massarosese, Giuseppe Angeli? Si va avanti per l’evidente interesse elettorale della consigliera Montemagni e di esponenti locali e provinciali di Forza Italia legati alle regionali. Massarosa non deve cadere e se il comune ne esce distrutto tanto peggio per i massarosesi. In tutto questo la grottesca vicenda del consigliere Merciadri non ha bisogno nemmeno di essere commentata. Merciadri è organico alle destre fin dal primo giorno del mandato amministrativo. Un patto di potere e di poltrone opaco e scandaloso, deciso da lui e da una sua cricca contro la volontà della gente, a partire dai suoi elettori 5 stelle”.

Alla luce di questo intreccio politico non sono mancate le prese di posizione dei vertici di partito che hanno preso le distanze dalle scelte dei rispettivi esponenti. “La scelta di Vasco Merciadri è un atto estremamente grave che viola tutti i principi del M5s – ha dichiarato invece il senatore pentastellato Gianluca Ferrara – Il M5s non è una stampella, ma un’alternativa, specie in una realtà come Massarosa, dove il fallimento della politica è giunto in passato dalla sinistra e ancor più oggi dalla destra. Tutti i servizi essenziali sono stati sospesi celandosi nella condizione del dissesto che si poteva e doveva evitare. Merciadri ha tradito la fiducia degli elettori e a nome del M5S chiedo loro scusa. Auspico che il collegio dei probiviri prenda celermente provvedimenti anche nel rispetto dei tanti nostri consiglieri comunali, che tra una miriade di difficoltà, restano fedeli al loro mandato elettorale. Il M5s, e l’abbiamo visto purtroppo anche in comuni limitrofi, non cederà mai a coloro che vogliono usare la nostra forza politica per altre finalità che non sono quelli di essere speranza e servizio per i cittadini”.

“I comportamenti delle ultime settimane e in particolare il voto contrario opposto ieri sera al bilancio comunale di Massarosa in piena sintonia con le sinistre collocano Ghiara fuori dal perimetro di Forza Italia e del centrodestra – ha dichiarato il capogruppo di Forza Italia Maurizio Marchetti -.A Ghiara si richiedeva il rispetto del mandato elettorale espresso dal voto dei cittadini, ovvero quello di operare nella cornice della maggioranza. Ma ieri sera ha espresso voto contrario adducendo a motivazioni che davvero poco hanno a che fare con la politica, ma che sono più di carattere personale nei confronti del sindaco. Non è la prima volta che ha un comportamento bizzarro e dispiace dover assumere questa grave decisione, ma fa ancor più specie aver visto ieri sera un esponente di centrodestra perfettamente organico e omogeneo alla sinistra. Rivolgiamo dunque un in bocca al lupo al compagno Ghiara affinché nella sua nuova collocazione politica trovi quell’equilibrio politico che ha sin qui dimostrato di non avere”.