Cup e distretto a Massarosa, avanti il confronto fra sindacati e Asl

22 luglio 2020 | 10:24
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Cup e distretto a Massarosa, avanti il confronto fra sindacati e Asl

Spi Cgil: “Troppe lamentele di disservizi e attese da parte degli utenti”

Il dialogo in fase di svolgimento sullo stato del sistema sanitario versiliese tra vertici di Cgil, Cisl, Uil Asl e amministrazioni locali si aggiornerà nuovamente il 5 di agosto, con un nuovo tavolo di confronto/trattativa dove verranno presi in esame gli argomenti ancora non trattati: liste di attesa chirurgiche, case della salute e ospedale Versilia. La discussione portata avanti fino ad ora ha evidenziato in generale l’importanza di continuare il potenziamento del sistema sanitario pubblico gratuito ed universale, superando il sistema dell’accreditamento verso la sanità privata, e per il territorio due particolari criticità che interessano la Versilia.

“La prima – spiega Spi Cgil in una nota – riguarda i servizi telematici del Cup, per i quali è stata riscontrata una diffusa lamentela da parte degli utenti, a causa di attese eccessivamente lunghe e situazioni in cui è completamente venuta a mancare una risposta. Le origini di questi disservizi si trovano in una carenza dell’organico preposto alle prenotazioni telematiche delle visite mediche. I problemi che ne derivano hanno ormai assunto dimensioni insostenibili, ed è necessario che i responsabili di area vasta e di distretto della Asl intervengano per risolvere questa situazione incresciosa, che stride con l’impegno portato avanti dal 2018 dalla Cgil, coinvolgendo le provincie dell’area distretto Toscana Nord-Ovest della ASL, per l’abbattimento delle liste di attesa per le visite mediche”.

“La seconda problematica riguarda la mancanza di un presidio socio-sanitario nella zona di Massarosa. Il presidio già esistente – si spiega -, che svolgeva solo una parte dei servizi richiesti, è stato chiuso per inadeguatezza a causa dell’epidemia, aggravando ulteriormente la carenza del servizio sanitario in quella zona. Una locazione alternativa per l’apertura di un nuovo presidio completamente funzionante è già stata individuata da tempo, per rimediare all’operatività solo parziale del presidio preesistente. L’immobile in questione, attualmente in disuso e di proprietà del Comune di Massarosa, non viene però messo a disposizione dall’amministrazione locale, privando la zona di un riferimento sanitario locale, la cui centralità per il funzionamento complessivo del sistema sanitario locale è stata più volte ribadita al tavolo di confronto”.