RetiAmbiente, il Comune di Forte dei Marmi critico sulla riorganizzazione del servizio rifiuti

28 luglio 2020 | 15:54
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RetiAmbiente, il Comune di Forte dei Marmi critico sulla riorganizzazione del servizio rifiuti

A mostrare preoccupazione sono gli assessori Enrico Ghiselli e Andrea Mazzoni

E’ con non poca preoccupazione che, come assessori, usciamo dalla assemblea RetiAmbiente. Nel corso dell’assemblea è stato presentato molto sinteticamente il piano industriale della società che dovrebbe diventare il nuovo gestore dei rifiuti a livello Ato costa. Un macrogestore che coprirebbe un’area toscana vastissima mantenendo, a detta del presidente del consiglio di amministrazione, il dottor Daniele Fortini, un forte legame coi territori tramite le società operative presenti nelle realtà locali”. A mostrare preoccupazione sul processo di riorganizzazione di rifiuti nel Comune di Forte di Marmi sono proprio gli assessori Enrico Ghiselli e Andrea Mazzoni.

Gli aspetti che preoccupano sono molteplici – proseguono i due assessori – dalla ormai data per scontata fusione tra Ersu e Sea ambiente, non condivisa, a differenza di quanto dichiarato dal presidente della assemblea, da alcuni sindaci del territorio (in particolare Pietrasanta, Forte dei Marmi e Massarosa) a tutte le incognite che nascono pensando ad una gestione accentrata su un consiglio di amministrazione rappresentativo di un area vastissima che avrà anche la facoltà di scegliere gli amministratori delle singole società partecipate di gestione. Ad oggi non è datsapere come sia definito il meccanismo del controllo analogo, che solo con un voto ‘per teste’ potrebbe essere realmente aderente alla necessità di tutelare i singoli comuni ma che invece, nonostante le rassicurazioni, pare intraprendere altre direzioni”.

Come verrà gestito poi l’impianto di Pioppogatto? – chiedono – Il presidente di Retiambiente ha già inserito nel piano industriale investimenti importanti nell’impianto, presupponendo una sua acquisizione quando invece l’impianto è ad oggi di proprietà del Consorzio Ambiente Versilia (Comuni di Viareggio, Camaiore, Pietrasanta, Massarosa, Forte dei Marmi e Seravezza). In sostanza, così come avvenuto nella scelta del nuovo amministratore di Ersu, la direzione è calata dall’alto, addirittura parlando di acquisizione di impianti che sono di totale e diretta proprietà, tramite il Cav, dei Comuni del territorio, impianto che evidentemente è in grado di lavorare, come peraltro dimostrato negli anni, in modo efficiente. I rischi quindi di non avere più peso nella gestione strategica del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti sono troppo elevati per poter approvare un piano industriale che, peraltro, non lascia spazio alla realizzazione di isole ecologiche ma insiste pedissequamente sulla linea esclusiva della raccolta porta a porta e pare addirittura portare ad un progressivo incremento delle tariffe Tari, gestite di fatto dal complesso meccanismo di Arera”.

“In sintesi il rischio è sempre il solito – proseguono i due assessori – quello di scelte politiche dettate dall’alto che non tengano conto della reale esigenza dei cittadini di risparmio e servizio adeguato. L’attuale sistema di raccolta, gestito da Ersu, seppur perfezionabile, funziona e soprattutto in una cittadina come la nostra che richiede un servizio al di sopra del livello medio. Ciò che ci aspetta alla porta dopo la sciagurata decisione di anni fa di conferire la partecipazione Ersu in Retiambiente non è ancora chiaro in termini di costo e servizio (ed è questa la nostra maggiore preoccupazione), ma certamente monitoreremo i passi che si stanno profilando, a iniziare dalla analisi del piano industriale per il quale produrremo memorie entro il 10 settembre come previsto dalla assemblea, per poi approfondire lo statuto di Retiambiente che deve riconoscere un forte e rigoroso spazio al controllo analogo degli enti locali e agli statuti delle singole società partecipate”.

“Tutto quello che come Comune potremo fare – concludono Ghiselli e Mazzoni – contando sul sostegno di altri enti locali già palesato, per evitare di trasformare un servizio svolto in prossimità e col contatto diretto degli amministratori in una gestione impostata dall’alto in base a logiche politiche, verrà da noi svolto con impegno e continuità”.