Piazza Cavour, la denuncia di Simoni (Fdi): “Serve un progetto di rilancio per far fronte al degrado”

24 agosto 2020 | 15:11
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Piazza Cavour, la denuncia di Simoni (Fdi): “Serve un progetto di rilancio per far fronte al degrado”

Il candidato alle regionali per Fratelli d’Italia illustra la situazione in cui versa il mercato

“Piazza Cavour è in preda al degrado assoluto”. Così il candidato consigliere per Fratelli d’Italia alle regionali Massimiliano Simoni interviene per denunciare la situazione di incuria del loggiato che si affaccia sul mercato di Viareggio.

Sul mercato di Piazza Cavour abbiamo assistito a cinque anni di promesse non mantenute – spiega il candidato -. Oggi, mentre si pubblicano bandi di gara a fine agosto, a due settimane dalle elezioni, quest’area importante del tessuto urbanistico di Viareggio è preda del degrado assoluto. Decoro e sicurezza devono essere sempre priorità di un buon amministratore e non possono essere subordinate ai grandi progetti di rilancio che necessitano di tempo per essere realizzati. Nel pieno di un’ estate già difficile per i commercianti e per tutta la filiera del turismo che a fatica sta cercando di sopravvivere al disastro causato dal virus l’immagine di questa area centrale della città è, se fosse possibile, anche peggiore degli anni passati. Il loggiato di piazza Cavour, proprio a ridosso dei bar che si affacciano sul mercato, è diventato dormitorio dei senzatetto anche in pieno giorno. Ma basta passeggiare anche nelle zone limitrofe, come nella centralissima via Battisti, per vedere come queste scene rappresentino una ordinaria quotidianità”.

“I viareggini ci hanno ormai fatto l’abitudine, ma immagino lo sdegno dei turisti, che dopo aver pagato un sostanzioso obolo per parcheggiare nei pressi del centro si ritrovino a dover fare i conti con scene di degrado in ogni dove. Bene dunque il progetto di rilancio del mercato che deve tornare ad essere luogo pulsante della città – secondo Simoni – purché non sia, come temo, solo propaganda elettorale. Non possiamo permettere di attendere altri anni nell’incuria totale prima di vedere un cambiamento, tra l’altro, a quanto pare, anche calato dall’alto, senza il coinvolgimento dei commercianti che da decenni ogni giorno combattono contro le criticità di quest’area. Torno a ribadire che serve progettualità. Sicurezza e decoro non possono dipendere da un progetto faraonico che richiede i suoi tempi, ma devono essere obiettivi da perseguire ogni giorno con investimenti adeguati e politiche ad hoc per garantire maggiori controlli”.