Questione Pam, Balloni (Più democrazia per Viareggio e Torre del Lago): “Il Comune vigili”

1 settembre 2020 | 12:48
Share0
Questione Pam, Balloni (Più democrazia per Viareggio e Torre del Lago): “Il Comune vigili”

Il candidato interviene dopo la recente chiusura del centro commerciale e l’annuncio della sua riapertura: “A che gioco stanno giocando?”

Supermercato Pam, interviene l’ex dipendente Nicola Balloni, che è canddiato della lista Più democrazia per Viareggio e Torre del Lago.

“L’azienda pochi mesi fa ha chiuso il punto vendita da 2000 metri quadri di là dal cavalcavia – dice – dopo aver prepensionato o trasferito tutti i dipendenti. Adesso si parla di una possibile riapertura, e questa vicenda francamente provoca in tutti noi numerosi dubbi. Che tipo di gioco sta facendo l’azienda? Quali sono le sue vere intenzioni? In attesa di capire meglio, mi pare che si possano dire due o tre cose. La prima: la bussola del Comune deve essere quella della difesa e dell’aumento dell’occupazione. Inoltre: l’amministrazione comunale non può limitarsi ad assistere senza fare niente alle strane manovre della grande distribuzione. Infine: la questione dovrà essere seguita con estrema attenzione dalla giunta che si insedierà dopo le elezioni del prossimo 20 e 21 settembre”.

“Se si parla di una riapertura del supermercato, appare evidente che si debba intanto dare la possibilità ai dipendenti trasferiti di ritornare – se lo vogliono – a lavorare a Viareggio. Se l’azienda chiedesse a vario titolo concessioni al Comune, sarà il caso di vigilare sui livelli occupazionali e la correttezza delle procedure.
Voglio ricordare in chiusura che nel febbraio scorso (non anni fa), il Gruppo Pam ha proposto al Comune di Viareggio di stipulare una convenzione per la modifica della viabilità e dei parcheggi pubblici che circondano la struttura commerciale, un intervento da 1,3 milioni di euro. È strano che si avanzi una proposta di questo tipo (approvata dal consiglio comunale il 17 febbraio di quest’anno) e nemmeno quindici giorni dopo il via libera si decida di trasferire o pensionare tutti i dipendenti, per chiudere il punto vendita. E adesso si vorrebbe riaprire? Sull’intera vicenda occorre dunque che il Comune eserciti i suoi poteri per tutelare l’occupazione e la dignità dei lavoratori”.