Incidente a Pietrasanta, Mallegni scrive a Regione e Asl: “Soccorsi a rilento e risposte piccate”

La lettera dopo essere stato testimone di un malore e aver in prima persona chiamato il 118
“Soccorsi a rilento e risposte piccate, così non si fa. Ho scritto a Regione e Asl per chiedere spiegazioni”. Così ha reagito il senatore di Forza Italia Massimo Mallegni dopo essere stato testimone questa mattina (5 ottobre) di un incidente a Pietrasanta tra via I maggio e via Aurelia.
“Erano le 9,55 – racconta Mallegni che ha formalizzato le proteste per l’accaduto in una lettera ufficiale ai vertici regionali e sanitari -. Mi sono fermato e sono andato immediatamente a prestare soccorso alla signora che sembrava essere colpita da un malore e lamentava dolori al petto. Ho chiamato immediatamente il 118 dando indicazioni dopo essermi qualificato. Ho successivamente chiamato la polizia municipale che è prontamente arrivata sul posto. Alle 10 e 12 minuti, quindi trascorsi 17 minuti dal momento in cui è stata effettuata la chiamata nella quale avevo ben segnalato il dolore al petto avvertito dalla signora, come si potrà facilmente evincere dalle registrazioni, è arrivata l’auto medica con il medico a bordo. Niente ambulanza però, perché il mezzo era stato attivato da Pontestazzemese e quidni troppo lontano”.
“Comprenderete, quindi, a mio avviso la follia di un’organizzazione che chiama un’ambulanza a così tanta distanza – scrive Mallegni ai presidenti di Regione in avvicendamento Enrico Rossi ed Eugenio Giani, alla direttrice generale della Asl nord ovest Maria Letizia Casani e al direttore della centrale operativa 118 di zona Andrea Nicolini – nonostante gli sia ampiamente stato segnalato un problema riguardante un’anziana che avrebbe potuto avere problematiche di insufficienza cardiaca o altro”.
“Ho richiamato il 118 alle 10,20. L’intenzione era quella di protestare ma non ne ha avuto il tempo – prosegue Mallegni -. La signora operatrice del 118 mi ha risposto, dopo che mi ero qualificato ‘caro senatore, venga lei a lavorare con noi’ e mi ha abbassato il telefono. A questo punto mi chiedo ma se a un parlamentare della Repubblica si risponde in questo modo cosa accade ad un semplice cittadino? Mi auguro che prendiate provvedimenti esemplari nei confronti sia del primo operatore che ha, a mio avviso, trascurato la questione chiamando un’ambulanza così distante, sia nei confronti dell’altra operatrice 118 che si è rivolta ad un cittadino, peraltro qualificatosi parlamentare della Repubblica, in maniera scortese e senza alcuna sensibilità”.
“Essere operatori del 118, in particolare al centralino – sottolinea il senatore Mallegni – significa avere la sensibilità di comprendere il problema, dare anche qualche rassicurazione a chi chiama, e in ogni caso fornire immediatamente un soccorso che sia il più rapido possibile e non essere maleducati noncuranti delle problematiche che vengono segnalate da chi chiama. Resto in attesa di una vostra formale risposta“.