Viareggio, ristoratori in piazza contro le chiusure anticipate




In tanti, pacificamente, hanno manifestato il loro no al nuovo dpcm che impone la serrata alle 18
Anche i ristoranti sul piede di guerra contro il nuovo dpcm che impone la chiusura alle 18 del pomeriggio per contenere la pandemia del Covid 19. E, stamattina, si sono ritrovati in piazza Mazzini a Viareggio. La protesta, pacifica, era stata annunciata dopo il tam tam sia su Whatsapp, nel gruppo creato dai titolari, e sui vari social.
“Se non lavoriamo noi, non riscuotete voi”, “Se lavorare non è più un diritto, pagare le tasse non è più un dovere”, “Lavoro è dignita”, sono gli striscioni più significativi, accompagnati dalla citazione dell’articolo 1 della Costituzione.
Sono esasperati i ristoratori, e con loro anche i titolari dei bar e delle pasticcerie, che, dopo le riaperture di qualche mese fa, hanno investito soldi, tanti, per mettersi a norma con le regole, sanificando i locali e disponendo i tavoli distanziati. Ora, con questo semi stop, dove le cene sono bandite, dovendo abbassare le saracinesche nel pomeriggio, si vedono “derubati” del lavoro e hanno timore per il loro futuro, e quello delle loro famiglie.
Assieme a titolari di ristoranti e bar erano presenti anche rappresentanti di cinema e teatri, e di attività sportive (queste ultime avevano già protestato nella stessa piazza ieri sera)
Le foto di Mauro Pucci